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Lettera aperta a tutti i testimoni di Geova

Testimonianza inviata da Maurizio (Tubal Cain) nel forum infotdgeova


Negli ultimi otto anni della mia vita mi sono trovato per due volte in circostanze particolari.
In entrambi i casi mi trovavo in ospedale e stavo tremando per la sorte di un mio caro.
Quanto voglio dirvi non vuole essere un gettare fango sulla vostra religione.
Il punto è che in quei due casi summenzionati, mi sono accorto che alcuni di voi, evidentemente troppo zelanti nel seguire le direttive della Torre di Guardia, si dimenticano che prima di tutto bisogna essere UOMINI CON SENTIMENTI.

Io so per certo che la Torre di Guardia ha scritto in qualche sua rivista che se si vede un ex-tdg nel bisogno, bisogna soccorrerlo.
Non ricordo dove sta scritto, non ho né voglia né modo di cercarlo (in 22 anni di TdG, ho già dato anche in questo), magari qualcuno che legge il mio post vorrà soccorrermi inserendo i riferimenti delle pubblicazioni WTS. (*)
Probabilmente si dà troppa enfasi a ciò che non si deve fare con gli ex e molto poca a ciò che si può e deve fare.
Però, siccome oggi ho provato un infinita pena e compassione per due di voi, voglio ricordarvelo io.

La prima volta che mi sono tristemente scontrato con questa mancanza di cuore è stato nella primavera del 1999.
Avevo 35 anni, da sette anni mio fratello lottava contro una malattia degenerativa del cuore: “miocardite dilatativa”.
Un pomeriggio di quella primavera, mio padre mi chiama al telefono e mi dice:
“Giuseppe è entrato in camera operatoria, gli fanno il trapianto di cuore”.
Prendo la macchina e parto.

Dopo 4 ore di viaggio arrivo a Udine presso l’ospedale “S. Maria della Misericordia”.
Mi fecero compagnia nella mia corsa solitaria verso Udine una miscela esplosiva di sentimenti che altalenavano da momenti di speranza, paura e ansia, a momenti di commozione, dolore e dispiacere per quel ragazzo trentenne di Milano che poche ore prima, morendo aveva dato un filo di speranza a Giuseppe.

Non ci è dato altro di sapere di quel ragazzo se non quello che ho scritto.
Io non sono più credente, ma nemmeno ateo e la mia situazione anomala verso Dio mi porta a immaginare quel ragazzo che ogni tanto guarda giù verso mio fratello e gli sorride.
Arrivai alle 21, Giuseppe (Beppi) era sotto i ferri già da tre ore, il chirurgo che l’operava uscì dalla sala operatoria solo alle 7.30 della mattina successiva.

Quella notte, intorno all’una, arrivarono all’ospedale i 4 anziani della congregazione dei miei genitori.
Ero contento per papà e mamma, degli amici erano venuti a incoraggiarli.
Io sono stato anziano diversi anni, e ben conoscevo la regola di cui vi ho accennato all’inizio, purtroppo non la conoscevano loro!

Quando mi videro seduto a fianco dei miei … si fermarono a circa 10 metri di distanza … aspettavano che i miei genitori andassero da loro … IO NON POTEVO RICEVERE IL LORO CONFORTO!

IO LO SO CHE LA TORRE DI GUARDIA NON RICHIEDE

QUESTO VUOTO DI CUORE …ALCUNI DI VOI … NO!


Rimasi attonito e stupefatto di fronte a tanta ignoranza.
Mi alzai e dissi al mio vecchio:
“Vado a bere un caffè”.
Attesi qualche istante prima di andare, per vedere se avevano ripensamenti ...
Rimasero dov’erano!

Così decisi di andare per lasciare campo libero all'incontro.
Dopo 5 minuti li vidi andare via tutti e quattro, mia mamma veniva a dirmi di tornare da loro, non mi dissero di cosa parlarono in quei cinque minuti.

PAUSA


IO SO CHE QUESTI ESTREMISMI non sono richiesti agli anziani di congregazione … ma alcuni li praticano.
Tutto questo è umiliante non verso chi li subisce ma soprattutto verso chi li pratica.


RIPRENDO PARLANDOVI DI OGGI POMERIGGIO


Sono le 14.30, mi trovo in acciaieria, faccio il turno 14-22.
Mi suona il portatile del lavoro, rispondo:
E’ mia cognata, balbetta disperata, mi dice che Matteo (il figlio quindicenne della mia compagna, al quale voglio bene come se fosse MIO figlio) ha avuto un grave incidente con la moto, non sa come sta … lo stanno portando via con l’ambulanza!

Salgo in macchina vestito e sporco come solo uno che fa il mio lavoro può esserlo.
Dopo 30’ sto entrando nella sala d’attesa del pronto soccorso.
Entro di corsa e con la coda dell’occhio vedo una coppia di testimoni di Geova, il marito accenna un saluto, non rispondo … volevo avere notizie di Matteo!
Gridando chiedo al primo che passa … mi rassicura ... è fuori pericolo!!!

La paura è finita, le spalle si rilassano e ricordo d’essere stato maleducato con chi aveva accennato il saluto, mi giro e proprio senza pensare a quello che facevo, mi avvicino scusandomi e porgo loro la mano!
Lo so, dovevo saperlo … NON SI FA!! ma provate a mettervi nei miei panni! E chi ci capiva più qualcosa??

Uno gira la testa dall’altra parte e … bofonchiando qualcosa mi porge una mano moscia …
L’altra … gira la testa dall’altra parte e non risponde nemmeno con un gesto …

ECCCCHISSSENEFREGA … penso io!
Vado a cercare il mio Matteo!
Lo trovo tutto un po’ rotto, qualche frattura, un paio di metri quadri di pelle dimenticati sull’asfalto … ma sempre in forma come lui sa essere … sta già litigando con sua madre che vuole sequestrargli la moto!

LA VITA CONTINUA!!!


Quando mi sono rilassato, mi sono tornati alla mente quei due poveri diavoli che mi hanno negato il saluto in un momento di bisogno.
Ho provato una gran pena per loro … sincera e dal cuore.
Possibile che ci si possa dimenticare l’umanità per una religione???

Poi ho pensato che se erano al pronto soccorso … avranno avuto i loro problemi e li ho giustificati in questo modo.
Ma i 4 anziani di Udine NO QUELLI NON HANNO ATTENUANTI!

Tutto questo mi lascia indifferente.
Il mio “vecchio” quando mi ha concepito, mi ha passato anche gli attributi per superare ben altro che questo.
Poi mi sono chiesto:
E se a posto mio ci fosse stata una mamma disassociata, magari sola … disperata per il proprio bambino??
ALLORA MI SONO ARRABBIATO!!!!!!

Siccome so che tale bigotta ed esasperata discriminazione è evitabile nei momenti di bisogno … mi raccomando a voi TdG che mi leggete … PENSATECI BENE A COME VI COMPORTERESTE IN UNA SITUAZIONE ANALOGA PER NON FARVI COGLIERE IMPREPARATI!!
E soprattutto per poter continuare a guardarvi con rispetto mentre vi state rasando.


E se qualche forista ha bisogno di una mano o di conforto non deve fare altro che chiederlo, pubblicamente o in privato … Maurizio non lo ha mai negato a NESSUNO nemmeno quando era Testimone di Geova.

EPILOGO:
Giuseppe (Beppi), dopo tre mesi dal trapianto è tornato a casa e adesso dopo circa sei anni sta bene, ovviamente con gli alti e bassi che può avere un trapiantato.
Matteo … continua a discutere con sua mamma per la sua adorata moto …

Io … sono le tre e mezza di notte e ancora non riesco a dormire … domattina sarà dura.
Ciao a tutti
Maurizio
mauriziorick@yahoo.it

«Va' e anche tu fa' lo stesso»



Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione.

Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' lo stesso». (Luca 10:30-37, CEI).

(*) N.d.r.: Nella Torre di Guardia del 15/1/1975 vennero date delle indicazioni ai TdG relative al modo di comportarsi nel caso qualche disassociato si trovasse nel bisogno. Si noti però quale esempio venne evidenziato:

Gli anziani della congregazione, nonché i suoi singoli componenti, perciò, dovrebbero badare di non sviluppare un'attitudine che si avvicini a quella fomentata da alcuni scrittori rabbinici giudei verso i Gentili considerandoli veri e propri nemici. È giusto odiare il male commesso dal disassociato, ma non è giusto odiare la persona né è giusto trattarla in modo disumano ... Supponete, dunque, che un componente di una congregazione cristiana in barca su un lago veda capovolgersi un'altra barca su cui c'è un disassociato, così che il disassociato finisca in acqua e lotti per stare a galla.

Può il cristiano ignorare che si trova in pericolo, allontanarsi remando e sentirsi libero dalla colpa dinanzi a Dio, dato che la persona in pericolo d'annegare era disassociata, considerata come "un uomo delle nazioni"? No di certo. Sarebbe crudele e disumano. Non possiamo immaginare che Cristo Gesù agisse così; né alcun altro Giudeo del primo secolo che avesse una veduta equilibrata avrebbe reagito in tal modo verso un Gentile o un esattore di tasse in tale situazione. (pag.51)

Si parla quindi di una situazione davvero estrema e anche in un caso del genere la Torre di Guardia ha dovuto ricordare ai propri seguaci che è doveroso soccorrere il disassociato che si trovasse in tali drammatiche circostanze. Il fatto che la Società lo abbia dovuto rammentare indica che per alcuni TdG nemmeno in casi così estremi sarebbe stato lecito aiutare un ex membro! E si sta parlando di situazioni gravissime, nelle quali ogni persona dotata di un minimo buon senso agirebbe umanamente e altruisticamente, senza che qualche rivista glielo debba ricordare!

La stessa rivista del 1975 menzionava poi una situazione meno estrema:

Ma considerate una situazione meno estrema. Che dire se una donna disassociata assistesse a un'adunanza della congregazione e lasciando la sala si accorgesse che la sua auto parcheggiata lì vicino ha una gomma a terra? Dovrebbero gli uomini che compongono la congregazione, vedendo la sua situazione, rifiutarsi di aiutarla, forse lasciando che se ne occupi una persona del mondo? Anche questo sarebbe inutilmente scortese e disumano. Tuttavia, sono sorte situazioni proprio come questa, forse in tutta buona coscienza, eppure dovute a mancanza di una veduta equilibrata.

Alcuni TdG avrebbero evitato anche di prestare questo genere di aiuto e la Torre di Guardia ha dovuto ricordare che questo non sarebbe un comportamento né equilibrato né umano. Si noti comunque che la persona disassociata menzionata nell'esempio si trovava sulla via del "pentimento", stava facendo cioè i passi per ritornare nelle congregazione. È importante sottolineare questo particolare perché i TdG hanno una mentalità piuttosto legalistica e seguono scrupolosamente le indicazioni che vengono date dalla Società. Leggendo tale rivista i TdG comprendono che si deve prestare aiuto ai disassociati solo in situazioni davvero estreme, oppure se i disassociati stanno frequentando le adunanze perché vogliono ritornare ad essere TdG.

Nella stessa rivista viene menzionato un altro particolare di cui la maggioranza dei TdG non è  a conoscenza, e cioè che è lecito salutare un disassociato. Ecco come la cosa viene spiegata Ministero del Regno del 12/74, p. 4 (il grassetto è mio):

Come indica La Torre di Guardia del 15 gennaio 1975, al paragrafo 22 dell’articolo "La misericordia divina indica la via del ritorno a quelli che hanno sbagliato", il cristiano può salutare un disassociato che non è fra quelli descritti in II Giovanni 9-11, ma non andrebbe certo oltre una parola di saluto. La Torre diGuardia del 15 gennaio 1975, al paragrafo 24 dell’articolo "Manteniamo una veduta equilibrata verso i disassociati", suggeriva che se non si tratta di parentele carnali, è meglio lasciare che siano gli anziani a fare ulteriori conversazioni o rivolgere esortazioni.

Il fatto che praticamente nessun TdG sia a conoscenza di questo particolare - che non è più stato ribadito in nessuna pubblicazione negli anni seguenti il 1975 - può essere una dimostrazione che il Corpo Direttivo ha modificato (tacitamente) anche questo intendimento.
Maurizio



Crisi di coscienza,
Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Di Raymond Franz,
già membro del
Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova
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