Testimoni di Geova
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"Grazie per quello che fai"

Testimonianza ricevuta via e-mail il 17/09/2020
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Premetto che vorrei rimanere anonimo se non ti dispiace.

Ho letto diversi argomenti riportati sul tuo blog o forum, e mi hai ridato un po' di vita; io vengo da una famiglia di Testimoni di Geova, ho 29 anni, vivo in un piccolo paesino, sono inattivo da quasi tre anni per motivi che ti spiegherò tra breve... (scusami se ti do del tu).

Mio padre mi ha sempre dato insegnamenti forti, duri, della serie: "O fai quello che dice Dio e quindi riceverai la vita, oppure sei dalla parte del Diavolo e sarai distrutto"; e questo è niente, ho subito traumi mentali: non potevo andare in gita con la scuola per più di un giorno, non potevo andare ad una cena organizzata dai miei ex compagni di scuola e cose simili che non hanno niente di sbagliato in sé, ma a quel tempo io ero un ragazzino e non avevo niente da ridire tranne che starci male, ma ho sempre lasciato correre perché sono una persona pacata, umile e buona... Insomma incassavo molti colpi ma non li restituivo mai.

Gli anni passano e mia madre dopo il 2000 comincia a non frequentare più le adunanze, litigava spesso con mio padre e quindi divenne inattiva per diversi anni fino a quando nel 2008 venne disassociata. Ovviamente io negli anni di inattività di mia madre subivo tutta la sua depressione perché piangeva spesso e non capivo perché... poi mio madre chiamava gli anziani per parlare dei comportamenti di mia madre e loro si attivavano. Vennero a trovarci molte volte in otto anni e ricordo le urla di mia madre che inveiva contro mio padre e una sera anche contro gli anziani che non capivano niente; io ero piccolo si, ma sentivo tutto anche perché vivevo lì e la voce di mia madre si sentiva; insomma, subivo in maniera passiva.

Dal 2008 in poi io, ormai ragazzo adolescente, venivo spinto da molti miei coetanei e altri della congregazione a compiere il grande passo [del battesimo] prima della grande tribolazione, ed io ero succube delle loro idee e quindi nel 2009 infine mi battezzai. La cosa buffa o ironica fu che la mia prima domanda per il battesimo venne respinta a causa del fatto che secondo gli anziani io dovevo diventare un "fratello con la F maiuscola". A fine anno mi diedero il consenso per potermi battezzare. Da quel momento in poi cominciò il mio calvario, se cosi lo vogliamo definire, perché sia mio padre che molti altri mi spingevano a vedere la mamma come persona malvagia, senza dirmelo apertamente, mi sembra ovvio... io mi dovetti conformare a questo idealismo ma vivevamo sotto lo stesso tetto, poi io sono molto attaccato a mia madre e le voglio bene tantissimo.

Nel 2010 ebbi la "sfortuna", se cosi si può definire, di prendermi una cotta per una ragazza che era prossima al battesimo ma che non aveva ancora ricevuto i consensi necessari, e questo mi causò enormi traumi, calvari e un inizio depressivo (di quest'ultimo non ne ero a conoscenza nemmeno io inizialmente ma lo scoprii diversi anni dopo).

Mio padre mi fece molto male, mi ferì emotivamente centinaia di volte, per il fatto che non approvava questo sentimento verso questa ragazza. Anche gli anziani, su sollecito di mio padre, mi convocarono per farmi capire che o spegnevo la fiamma del sentimento oppure andavo contro Dio e la sua Organizzazione, mi fecero sentire uno schifo insomma. Io mi intestardii e non volli seguire i loro "consigli". Gli anziani di lei invece le dissero che se non ne potevamo fare a meno, potevamo anche frequentarci ogni tanto con qualcuno vicino; e così ci frequentammo per un anno, più o meno, e la congregazione, compresi gli anziani e mio padre, me ne dissero di tutti i colori, mi fecero la guerra nel vero senso della parola. Mio padre mi puniva togliendomi quello che mi piaceva di più... avevo 19 anni. Poi gli anziani inizialmente con le Scritture mi facevano sentire malissimo, continuavano a dirmi che andavo contro lo spirito di Geova e cose simili fino a quando videro che non la lasciavo e allora passarono a maniere un po' più forti (un tantino forti per usare un eufemismo): in un assemblea estiva del 2010 a mia insaputa, fui chiamato nel bel mezzo del pomeriggio di sessione in una stanzetta privata del primo soccorso. L'allora coordinatore degli anziani del mio paese (diversi anni fa ci fu un nuovo intendimento in cui ci sarebbe stato un anziano che dirigeva tutti gli altri e che si doveva chiamare "coordinatore degli anziani"), insieme ad un altro anziano, mi dissero a grandi linee che ero ufficiamente segnato perché camminavo disordinatamente e mi congedarono come niente fosse.

Fui estraniato dalla compagnia degli amici che avevo all'esterno dalle loro riunioni: fecero un discorso nel quale dissero che ero una persona dalla quale stare attenti. Gli amici, quelli che dovevano essere miei amici, mi dissero che stavo sbagliando, era meglio che cambiassi atteggiamento e presero le distanze. A lei fu impedito di battezzarsi per questo fatto che stavo passando e quindi per diversi mesi fui considerato un vero e proprio lebbroso, tranne per pulire la spazzatura alle assemblee. Ironico direi!

Mio padre mostrava atteggiamenti poco piacevoli davanti a questa ragazza ed ai suoi genitori, era sgarbato e cafone. Mi faceva capire quanto disapprovava, per non parlare delle volte in cui mi chiamava per parlarmi in camera in privato, dove prendeva la Bibbia e mi faceva esempi di fedeli del passato dai quali io dovevo prendere esempio, oppure Dio poteva giudicarmi immeritevole di vita eterna. Quante volte mi giudicava senza ascoltarmi, mi "minacciava" con la Bibbia. Poi, nel 2011, per diversi motivi troncammo la relazione. Che cosa accadde? Nel giro di tre settimane mi riaccolsero a braccia aperte, come non fosse successo niente...

Nell'estate 2011 mia madre, sfortunatamente, si perché per me fu una sciagura, mia madre mi confessò quello che si teneva dentro da più di 10 anni: mi raccontò di come mio padre l'aveva trattata nei primi anni di matrimonio. Mi raccontò che fecero sesso prima del matrimonio e per questo persero tutti i privilegi e mio padre non lo sopportò tant'è che quando si sposarono mio padre fece passare l'inferno a mia madre, ritenendola responsabile per il peccato commesso. Dopo tre mesi di matrimonio bruciò l'album di matrimonio, trattò mia madre come uno zerbino, non considerò mai i suoi sentimenti e i suoi pensieri; faceva con lei solo sesso, sì perché mio padre si è sposato solo per il sesso e non perché amasse la sua famiglia.

Il primo figlio, ovvero io, venne al mondo solo perché mia madre lo volle fortemente, ma mio padre non ne era contento: lui è un tipo orgoglioso, pronto a fartela pagare quando non gli vai a genio e tanto fu. Per la seconda figlia, mia sorella, mio padre aumentò la possibilità di concepimento... come a dire "hai voluto un figlio ed io te ne faccio avere un altro cosi impari". Sembra una barzelletta ma ti assicuro che è tutto vero. Dal 2012 ad ora ho prestato molta attenzione ai comportamenti di mio padre e mi sono reso conto che è molto orgoglioso e spesso arrogante, esiste sempre e solo la sua opinione. Per questa ed altre situazioni la mia fede vacillò tanto e per un paio di mesi non frequentai più le adunanze.

Nel 2015 arrivò una nuova famiglia tra le nostre file... una famiglia di quattro persone con ben tre pioniere regolari in famiglia. Ecco, io presi una cotta per la figlia maggiore di questa famiglia pensando che questa volta poteva andare solo bene, e cosi ci conoscemmo un po' e ci trovammo bene; però poi lei, di punto in bianco, mi disse che non dovevo andare oltre l'amicizia, era meglio smetterla perché lei non voleva avere una relazione seria. Me lo disse per messaggio, un messaggio molto duro che sinceramente non mi meritavo. Lei andò anche dagli anziani a riferire che io ci avevo provato con lei e che dovevano avvisarmi di non riprovarci mai più. Uno scambio di soli 4 messaggi (!) lei li considerava molestanti, ma lasciamo perdere.

La sorella minore di questa ragazza invece si prese una cotta per un mio cugino - questo mio cugino era pienamente del mondo e non era interessato ai testimoni di Geova - e si frequentarono di nascosto. Lei venne da me a chiedermi di aiutarla, dovevo studiare con mio cugino! Dopo tutto quello che io avevo passato (e di cui lei era a conoscenza) io dovevo aiutarla a fare una cosa per cui io ero stato condannato in passato. Anzi no, lei fece di peggio, perché da pioniera regolare si frequentò con mio cugino, fece in modo di farlo studiare, gli fece fare progresso e lo portò al battesimo. Allora io in quel periodo presi questa sorella "matura" e le feci capire che così è sbagliato... (attenzione, all'epoca ero molto succube dei pensieri della congregazione e mi adattai di conseguenza). Lei e la sua famiglia mi minacciarono: "Se parli noi ti denunciamo per calunnia agli anziani". Tempo dopo scoprii che lo dissero a molti altri che vennero dunque a conoscenza di questa cosa e gli anziani chiusero entrambi gli occhi, non dissero assolutamente nulla! Ora sono sposati e tutto è filato liscio come niente fosse. Io "urlai" e cercai di denunciare questi comportamenti e i comportamenti di mio padre ma gli anziani non mi ascoltarono. Una volta mi dissero: "Finché vieni alle adunanze ed esci in servizio non abbiamo niente da dire".

Allora nel 2018 caddi in una profonda depressione per tutto quello che avevo passato e dovetti andare da uno psichiatra. Quando feci la prima seduta ero distrutto emotivamente, piangevo sempre, ero ridotto a pezzi, mi avevano distrutto la personalità, non riuscivo a fare più niente. La famiglia di queste due "brave sorelle" mi fece recapitare un breve messaggio: "Noi non ci sentiamo responsabili di quello che stai passando", ergo: noi ce ne laviamo le mani! Neanche due parole di scuse, niente di niente... Ero non solo distrutto ma anche arrabbiatissimo con tutti nella congregazione.

Feci tre o quattro sedute dallo specialista e mi sfogai, gli raccontai tutto e lui non mi giudicava! (so che è il suo lavoro ma mi fece sentire una persona che vale qualcosa!). Mi dava dei piccoli suggerimenti per ricostruire la mia personalità e la mia emotività. Io ero e sono tutt'ora amante dei libri e letteratura in generale e grazie a questo cominciai la mia cura, con un farmaco e i libri. Guarda... non so cosa mi accadde ma mi sentii diverso, come se finalmente cominciassi a respirare aria pulita!

Sono passati due anni e mezzo all'incirca da allora. L'anno scorso, tra le tante visite pastorali di incoraggiamento, videro che non tornavo alle adunanze e tentarono di farmi passare per una persona malvagia! Scoprirono attraverso i social che l'anno scorso avevo letto la saga di Harry Potter e il Signore degli anelli... Guarda, dopo tutto quello che ho passato, cercarono un pretesto per riprendermi nuovamente. Perché? Per un paio di libri... Per carità, le religioni questi tipi di libri non li accettano ma quanto meno evitano di giudicarti e continuano a rispettarti! I testimoni di Geova no! Ti giudicano un satanista! E allora mi ripresero, o meglio, mi avvisarono che avrebbero fatto un discorso di li a poco nel quale avvisavano che nella congregazione dovevano stare attenti a coloro che leggono materiale satanico! Quando sentii quello che volevano fare gli risposi: "Guarda caro fratello, per me potete fare quello che vi pare, non mi interessa di quello che fate lì dentro" e gli feci capire che i miei punti di vista erano cambiati tantissimo rispetto a quello che ero stato un tempo. Io prima ero una persona umile, dolce, affettuosa, mi facevo mettere spesso i piedi in testa per paura di far del male con le mie idee (si ero così fino a qualche anno fa). Ma ora no, mai più sarò una persona cosi debole... ora mi sento diverso, una persona nuova con una nuova personalità e un'emotività ricostruita da zero.

Mio padre è sempre lo stesso, la congregazione è sempre la stessa se non per il fatto che prima del covid mi venne a trovare il sorvegliante che mi disse: "Ricordati che siamo l'unica organizzazione che porterà la salvezza". Ho "denunciato" mio padre diverse volte in questi anni, quando venivano a trovarmi, ma non ho visto alcun cambiamento, continuano a dirmi che è un "fratellone perché è rimasto fedele a Geova". Giustamente non è contemplato che io continuii a credere in Dio al di fuori della loro Società... anzi, ad una delle ultime conferenze che ho avuto via "zoom" (un nuovo modo che usano per sentirsi in questo periodo) sempre due anziani via webcam mi hanno chiesto se ero interessato a tornare o ad ascoltare un loro discorso. Ed io con sincerità di cuore risposi che non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di rientrare... Degno di nota è che invece mia madre, approfittando della situazione, ha deciso di sentire i discorsi in disparte tramite queste video conferenze, ed ogni tanto quindi ascolta. Per questo gli anziani hanno fatto leva su questo punto, facendomi vedere mia madre come una persona che ora sta facendo la cosa giusta.

Io sto pregando molto Dio per aiutarmi a vedere le cose nel modo giusto, perché dentro di me, non so se si tratta di coscienza o meno, ma vedo che tra i testimoni di Geova qualcosa non va; ovviamente io sono una persona imperfetta, sono un granello di sabbia in un deserto, non ho il quadro generale della situazione... però mi sono sfogato spesso con Dio nell'ultimo periodo di tante cose che non mi quadrano più come prima. Sarà che sto aprendo gli occhi, sarà che mi sto disintossicando da quella società, per non dire setta! Ma lasciamo perdere, allora ho cominciato ad elencare a Dio tutto quello che non mi quadra più... ad esempio, sulle minacce antiscritturali che adottano per metterti paura, oppure sulla disassociazione, ostracismo, amore a comando: quando stai là è tutto pace amore, poi dici la tua su un punto e no, viene estraniato... proprio un bell'amore... Dissi a Dio in preghiera che questo fatto mi sembrava disumano, mia madre ha sofferto tantissimo, non ha denunciato papà perché lei, a differenza di lui, ha un cuore grande, e nonostante tutto gli vuole bene.

La privacy tra i testimoni di Geova non esiste, appena sbagli ti stanno addosso pronti a cacciarti come un animale, facendo tutto nel nome di Dio... Ho fatto un esempio a Dio: se un medico specialista davanti ad un paziente ha l'obbligo della privacy ci sarà un motivo no? Per evitare depressioni, per evitare di distruggerti psicologicamente se le informazioni confidenziali finissero in mani pubbliche, ecc... Invece il testimone di Geova senza mezzi termini ti caccia, lo si fa sapere a tutti e ti evitano. Posso capire se sei un trasgressore impenitente che proprio adora fare cose peccaminose, allora si, io preferisco prendere le distanze, o meglio, evito di frequentarlo. Invece no, ti ostracizzano a prescindere da quello che sei, i diritti umani non esistono. E chiesi a Dio di perdonarmi nel caso stessi sbagliando tutto perché sono una persona che ha la sua dose di sofferenze. Finii la preghiera dicendo a Dio che, a prescindere da come finirà la storia, io voglio rimanere in pace con tutti, e vorrò sempre bene a coloro che erano i miei amici, non li odierò mai, ma semplicemente sono loro come associazione o comunità che mi mettono in condizione di stare lontano.

La settimana scorsa mio padre privatamente mi ha chiesto come mai sono diventato inattivo e se avevo intenzione di continuare così. Io gli ho risposto che ho molti motivi per aver preso la strada che ho scelto e che ho molti dubbi sulla sua organizzazione. Ti lascio immaginare quante ferite ha tentato di farmi con la sua lingua. Comunque, alla fine della conversazione, molto garbatamente gli ho detto: "Padre, mi dispiace che la vedete in questo modo, io voglio essere in pace con tutti voi, ma non potete giudicarmi sulla base del mio allontanamento, non è umano, ognuno deve essere libero di fare le proprie scelte e di avere i propri dubbi". Lui non ha trovato più appigli per potermi attaccare e alla fine mi ha detto: "Sei libero di scegliere è vero ma davanti a Dio e al suo giudizio non si scappa". Gli ho risposto: "Ma ti guardi con quanta malvagità dici queste cose?". Ho chiuso la conversazione!

Pare non mi stia dicendo più niente sull'argomento da diversi giorni... Ora, penso grazie anche a Dio, ho trovato il tuo forum e ho cominciato a leggerlo: ti assicuro che per me è stata una benedizione! Ora non vado alla cieca, ora so che c'è realmente una gigantesca voragine su questa associazione che non quadra proprio per nulla. Grazie a te e a Franz (ho preso il suo libro "Crisi di coscienza"), ed ho ascoltato anche la storia della Anderson, la sorella trattata ingiustamente per la sua denuncia sulla pedofilia o abuso di minori, e davvero ora so che ho tanto ancora da conoscere, per questo ti ringrazio.

Concludo dicendoti che ti ho detto solo una parte della mia storia e ti dico che non sarò né il primo né l'ultimo che soffre, anzi, c'è chi ha sofferto più di me: che Dio possa benedirti per quello che fai!

Scusa per il papiro, non ti scrivo per un fine particolare, mi faceva piacere, sentivo che dovevo scriverti: grazie ancora per quello che fai!
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Poco dopo avermi inviato questa lettera, questo giovane si è iscritto al forum Infotdgeova: link
Crisi di coscienza,
Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Di Raymond Franz,
già membro del
Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova
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