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LIBERO DI STARE IN PRIGIONE
Testimonianza inviata nel forum nel 2007
Questa è la mia storia, la storia di un ragazzo diventato uomo, che è ancora nei TdG, ma che aspetta il momento opportuno per andarsene.
Siamo nel 1970, io ancora non esistevo, e mio padre era un figlio ventenne di cattolici praticanti. Mio padre... sì quel mio padre di cui i vicini di casa più anziani mi raccontano scorrazzasse in moto per il paese, tanto che lo chiamavano "l'americano".
Ci troviamo in una cittadina di provincia a pochi km da Palermo, tutto trascorre per il meglio, quando ad un certo punto tornano degli emigranti siciliani dalla Svizzera e fanno il loro approdo nella cittadina. In un lampo la notizia si diffonde, il paese è tutto un boato: - Sai, sai - dicevano - il figlio di tizio è tornato dalla Svizzera - E allora? - Dicono che ha cambiato religione, una religione americana di genova o geova non ho capito bene, dicono che non beve più, non fuma, non bestemmia e che va lasciando foglietti di casa in casa! - Davvero?! - Sì! - E la madre? Il padre? - Sapessi, piangono per la vergogna agli occhi del paese... mah, che disgrazia!...
Fu cosi che lo zelante proclamatore avvicina mio padre, e gli parla. Non so cosa gli abbia detto, ma in qualche modo, forse per l'amicizia o perché erano stati compagni di scuola, mio padre si lascia convincere ad iniziare uno studio. Ben presto altri amici si uniscono e così cominciano ad associarsi alla vicina congregazione di Palermo.
Mio nonno, proprietario di un azienda agricola, si oppone con tutte le sue forze, ma mio padre lo abbandona per andare a predicare questa "buona notizia" di questo nuovo Dio che aveva conosciuto, e doveva fare presto perché Armaghedon stava arrivando.
Nel 1973 arriva una nuova sorella dalla Svizzera, sempre siciliana, che aveva conosciuto i TdG in Svizzera (mia madre). Amore a prima vista e nel giro di un anno si sposano. Cominciano a predicare entrambi come pioniere regolari: il 1975 è alle porte, siamo arrivati, non facciamo figli, ma ahimè, l'anno x arriva e non accade nulla. Aspettano ancora un po' per riorientarsi, e così mi mettono in cantiere e nel 1978 nasco io, uno dei primi figli di TdG della mia zona.
Mi bombardano sin dall'infanzia: "Racconti biblici", "Grande insegnante", predicazione, Geova non vuole di qua, Geova non vuole di là, Satana vuole divorarti, stai attento, lo schiavo fedele, l'organizzazione, le assemblee, tutto bellissimo, dai forza fai il bravo, 1986 la pace e sicurezza è arrivata, Armaghedon è vicino...
Nel contempo cominciai questo conflitto interiore che mi vedeva protagonista: a scuola volevo essere come i miei compagni, ma nello stesso tempo avevo paura di questo Dio guardone che era sempre pronto a giudicarmi e a punirmi. Passano gli anni e arriva il momento della scelta degli studi: "Non andare a scuola, fai il pioniere che la fine è vicina", ma io ho continuato fino alla laurea.
Mi sposo con una pioniera regolare, sono un servitore di ministero, ma continuo a chiedermi sempre che c'è qualcosa che non mi quadra in questa vita, e così, tra alti e bassi, nel 2005 mi imbatto nel sito di Achille Lorenzi. È difficile dire le sensazioni che ho provato: paura, angoscia, rabbia, desiderio di vendetta, il mondo ti crolla addosso... Così da quel momento ho continuato nella mia ricerca trovando delle conclusioni drastiche per alcuni che mi hanno portato all'ateismo ma che mi hanno reso libero da tutti i condizionamenti che ho subito per 30 anni nei TdG.
Mia moglie è una TdG accanita e sono costretto per il quieto vivere e per il bene della prole a recitare una parte, ma rivolgo un appello a tutti quelli che hanno la possibilità di andare via:
Scappate finche siete in tempo