Testimoni di Geova
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Alcuni rientrano...


Un'esperienza che mostra come mai alcuni, dopo essere usciti dai TdG, "scelgono" di ritornare in questo culto.
Messaggio inviato nel forum Infotdgeova il 22/05/2017 (link).

Ciao a tutti mi chiamo Roberto. Sono sposato con una TdG. Ho già partecipato a questo forum (quello precedente, utilizzo lo stesso username di allora) parecchi anni fa (2003-2006??). Allora avevo conosciuto una TdG, poi diventata mia moglie che è stata disassociata (qui la sua storia presente nel sito esperienza di Debora. Anche lei anni fa ha partecipato per un po’ al forum.

Ho scritto sono sposato con una TdG perché mia moglie da pochi mesi è stata riassociata. Ma andiamo con ordine (ve la riassumo brevemente da dopo la disassociazione di mia moglie): la nostra storia è continuata, ci siamo sposati, mia moglie è stata disassociata. Il nostro matrimonio è stato ed è tutt’ora felice, tra gli alti e bassi della vita, abbiamo avuto un figlio con un po’ di difficoltà. Io profondamente cristiano cattolico e praticante continuo a frequentare la chiesa e nostro figlio (di 8 anni) sta crescendo cattolico, quindi religione a scuola e catechismo, scelta condivisa in quanto Debora ritiene giusto che cresca con dei valori cristiani e lei “avendo perso la fede” non poteva dare un insegnamento, quello dei Tdg, a cui non credeva più.

In questi anni Debora non ha più avuto contatti con la sua famiglia, tranne la madre, andavamo in sala solo alla commemorazione, ma quando la nonna anziana, a cui era affezionatissima, si è ammalata ha iniziato a pensare di ritornare nei testimoni 1- per far felice la nonna , 2- perché sentiva la mancanza della fede, ed anche 3- per riavere quello che gli è mancato durante questi anni, la famiglia intesa come zii e cugini.
Durante questi anni Debora è venuta più volte a messa con me e nostro figlio ma senza mai prendere in considerazione l’ipotesi di abbracciare altri tipi di fede che non fosse quella dei TdG.

Ora la nonna materna purtroppo è mancata prima che Debora fosse riassociata, e al quarto tentativo, dopo aver frequentato per più di anno e mezzo le adunanze, la domanda è stata accolta. Devo dire che durante questo periodo Debora ha sempre detto che anche se fosse rientrata non avrebbe mai accettato di non rivolgere il saluto ai disassociati, perché conosce il dolore che si prova, e la spaventava l’idea di andare in predicazione in quanto non era per niente convinta di tante idee insegnate dai Tdg. Ma la mamma ed una cugina Tdg, con cui ha sempre avuto qualche contatto, anch’essa disassociata e poi riassociata, le dicevano di non preoccuparsi che non era obbligata ad andare in predicazione se non se la sentiva, che non era come anni fa ecc ecc.

Adesso, dopo tre quatto mesi dalla riassociazione in cui sta effettuando uno studio con dei pionieri speciali, le è stato chiesto, anche piuttosto insistentemente, di iniziare ad uscire a predicare. E qui iniziano i problemi in quanto caratterialmente mia moglie, in tutte le cose, deve essere lasciata libera di decidere: se le viene imposto di fare le cose, si agita, non dorme alla notte, fa incubi….. E adesso non sa più cosa fare. Parole sue letterali: “devo capire come fare a uscire da questa situazione facendo i minori danni possibili”.

Il rientro non è stato come ci aspettavamo: prima messaggi di incoraggiamento, non vediamo l’ora che torni ecc., ecc., ma dopo la riassociazione i rapporti con la famiglia, tranne qualche caso, hanno continuato ad essere come prima, niente inviti, niente cene assieme ecc. (meglio per me egoisticamente dico io, in quanto io le ho sempre detto che non si aspettasse da me un comportamento come se avessi sempre conosciuto i suoi parenti, visto che quelle poche volte che li ho incontranti alle commemorazioni facevano fatica anche a salutare me).

Dopo tutto questo lei si sente responsabile e colpevole in quanto ha cercato di fare un compromesso con se stessa, per ottenere quello di cui avrebbe anche diritto... ma non ci riesce. Quindici giorni fa abbiamo guardato un documentario di alcune persone fuoriuscite da Scientology. Il giorno dopo Debora mi dice: ma sono uguali ai testimoni!!

Per quanto riguarda me, come avete letto, sono cattolico praticante ma non rigido con le persone (combatti l’errore non l’errante). Mi piace il confronto e l’incontro con i Tdg ha fatto in modo che io approfondissi la mia fede (anche attraverso questo forum) ed l’ha anche accresciuta, ma ho anche approfondito la conoscenza di altre fedi sia cristiane e non.


Un saluto a tutti



Crisi di coscienza,
Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Di Raymond Franz,
già membro del
Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova
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