I Testimoni di Geova -
      analisi critica di un culto
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Le dottrine


Introvigne prima e dopo

(di Achille Lorenzi)

    

Confronto tra alcune parti del libro I Testimoni di Geova, pubblicato nel 1991, nella serie Oscar Mondadori (Collana "Uomini e religioni") e quello del 2002 Testimoni di Geova: già e non ancora, Elledici, Leumann, Torino.

Un recente libro di Massimo Introvigne contiene parecchie pagine pressoché identiche ad un altro suo lavoro sui Testimoni di Geova, pubblicato nel 1991. Vi si notano tuttavia alcune differenze che vengono evidenziate nella tabella sottostante. Si tratta nella maggior parte dei casi di omissioni di alcune frasi in cui l'Autore esprimeva significative osservazioni sul contenuto dell'ideologia geovista. Non sempre si trattava di osservazioni personali o soggettive - e che quindi potevano anche esulare dall'impronta "sociologica" del nuovo libro - ma di dati di fatto che riguardano la vita e le convinzioni dei TdG e che quindi, a mio parere, potevano essere riportate anche nel libro più recente. Personalmente trovo che il libro del 1991 fosse più interessante ed offrisse maggiori spunti di riflessione.  Le parti omesse ed altre differenze sono evidenziate in azzurro.



Note:

[1] Nella nota in calce l'Autore sottolinea che questi passi vengono citati secondo l'interpretazione che i Testimoni danno degli stessi.

[2]  Per quanto riguarda l'idea che Dio dimorasse nelle Pleiadi, si veda questa pagina.

[3] Per una considerazione sulla veduta dei TdG in merito alla croce si veda in questa pagina ed i links interni.  Questo cambiamento nel libro di Introvigne mi ha colpito in modo particolare. Ricordo che durante il mio "processo" (link) uno degli "anziani" che componevano il Comitato mi chiese se avessi per caso consultato o letto scritti di "apostati". Mostrai loro il libro di Introvigne del 1991. La reazione degli "anziani" fu molto negativa: "Hai letto per caso  in quel libro un'esposizione chiara e corretta della verità? Tu pensi che qualcuno leggendolo sarebbe incoraggiato a diventare testimone di Geova?". Risposi di no, ma dissi che comunque il libro conteneva delle informazioni corrette e delle riflessioni interessanti. "Per esempio?", mi chiesero gli "anziani".  Ricordo che citai il punto in cui Introvigne osservava che la croce non è solo uno strumento di morte ma anche il simbolo di un sacrificio volontario. Per quegli "anziani" comunque, anche per queste sue parole, Introvigne era da considerare quasi alla stessa stregua di un "apostata". Ora il nuovo libro di Introvigne viene addirittura pubblicizzato nelle Sale del Regno, e si invitano i "fratelli"ad acquistarlo!

[4]Introvigne, nel 1991, scriveva che la "maggioranza degli studiosi" non accetta il 607 a.C. come data della caduta di Gerusalemme. In realtà, tutti gli studiosi sono concordi nel riconoscere che quell'evento ebbe luogo nel 586/7 a.C., e questo invalida in maniera irreparabile l'intera impostazione cronologica dei TdG.

[5] Nel 1991 Introvigne è più corretto. Era la  maggioranza dei TdG ad essere  convinta che la fine fosse alle porte nel 1975. Nel nuovo libro si legge ora che solo "molti" TdG pensavano questo. Questa nuova formulazione fa pensare al modo di esprimersi della Torre di Guardia, quando vengono cambiate vedute ed "intendimenti" che erano e dovevano essere accettati da tutti i TdG come verità indiscutibili: "Alcuni fratelli pensavano..", "era opinione di molti che...". Nel  libro del 1991 Introvigne riportava anche le parole di M. James Penton - definito dall'Autore "uno dei maggiori storici del geovismo", p.49  - che fu testimone oculare degli avvenimenti del 1975: «Uomini d'affari misero in vendita aziende prospere. Professionisti abbandonarono il loro lavoro. Famiglie misero in vendita le loro case per trasferirsi "dove il bisogno era più grande". Giovani coppie rimandarono il loro matrimonio o almeno si astennero dall'avere figli se si erano già sposate. Le coppie di anziani, qualche volta, smisero di pagare i contributi per la pensione. Molti - giovani e vecchi, uomini e donne - rimandarono operazioni o cure mediche necessarie»  (pp.50,51). Altre informazioni in questa pagina.

[6] Ci si potrebbe chiedere come mai Russell non abbia rifiutato, con chiarezza e decisione, il  ruolo di "schiavo fedele e discreto", che gli veniva attribuito da "alcuni seguaci", se egli non avesse ritenuto di essere veramente tale "servitore". Come scriveva Introvigne nel 1991, la sua identificazione con il “servo fidato e prudente” era pressoché unanime presso gli Studenti Biblici. La Società Torre di Guarda, nel libro I Testimoni di Geova nel proposito divino, pagina 69, ha scritto in merito a quanto accadde subito dopo la morte del “pastore”: «L’insistenza circa il fatto che Russell fosse stato ‘quel servitore’ indusse molti a considerare Russell in un modo che infine condusse all’adorazione della creatura. Essi credevano che tutta la verità che Dio aveva ritenuto appropriato di rivelare al suo popolo, lo fosse stata tramite Russell, e adesso non ne sarebbe più stata rivelata alcuna in quanto ‘quel servitore’ era morto». Nel libro Il millenario regno di Dio si è avvicinato, alle pagine 349, 350, si legge: «Comunque, il senso di apprezzamento e gratitudine verso Russell spinse molti suoi associati a considerarlo come l’adempimento dello ‘schiavo fedele e discreto’. Questa veduta fu preminentemente rappresentata nel libro edito nel 1917 dall’Associazione del Pulpito del Popolo di Brooklyn, in New York».

Fu soltanto con La Torre di Guardia del 15 febbraio 1927, in un articolo intitolato “Servitore buono e malvagio”, che il “giudice” J.F. Rutherford cominciò a insegnare che l’intera chiesa, il “corpo di Cristo” e, perciò, l’intera comunità degli Studenti Biblici, costituivano lo “schiavo” e non Russell. Il libro Proclamatori, a pagina 626, ammette che dopo la morte di Russell «La Torre di Guardia stessa per alcuni anni espresse questa idea. Dato il ruolo di primo piano avuto dal fratello Russell, gli Studenti Biblici dell’epoca pensavano che le cose stessero così».

Oltre al fatto che egli era considerato il servitore fedele di Matteo 24:45-47, egli fu identificato anche con “l’uomo con il corpo da scrivano” di Ezechiele 9, ed il “settimo messaggero” di Rivelazione 1:20. In quel versetto, il glorificato Gesù Cristo è rappresentato con sette stelle nella sua destra che rappresentano sette “angeli” o “messaggeri”. Russell era considerato una di quelle stelle, la settima. Per questo egli divenne noto come il “settimo messaggero”. Tale titolo venne inciso anche sul cippo funebre, visualizzabile nel libro Proclamatori, pag. 63 (cliccare qui per vedere la foto).

Circolare della Società


Mentre la lettura del precedente libro, proprio per via delle numerose osservazioni critiche che vi erano riportate, veniva "sconsigliata" ai Testimoni, quest'ultimo libro di Introvigne è stato invece ampiamente pubblicizzato nelle congregazioni dalla stessa Società Torre di Guardia, la quale ha invitato i "proclamatori" ad acquistarne una copia.
..........................................

Telefono (06) 87941 CONGREGAZIONE CRISTIANA  c/c postale17428004
DEI TESTIMONI DI GEOVA
VIA DELLA BUFALOTTA 1281 00138 ROMA RM, ITALIA
4 febbraio 2002-03-30

A TUTTI I RAPPRESENTANTI STAMPA
Cari fratelli,

A seguito della richiesta che ci è stata fatta da alcuni fratelli, vi informiamo che è di prossima pubblicazione il libro "I Testimoni di Geova: già e non ancora", il cui autore è il Prof. Massimo Introvigne, direttore del CESNUR. È una pubblicazione di 144 pagine. È la prima volta pubblicazione [sic!] scritta da un autore italiano di prestigio in cui i testimoni di Geova sono presentati sotto un profilo basilarmente positivo. Pensiamo che questo libro possa divenire un'utile fonte di informazione specialmente per i media, ma anche per i fratelli. Il libro sarà disponibile dal prossimo mese di maggio.

Con questo non vogliamo darvi l'impressione che desideriamo promuovere la diffusione di questo libro. Non è questa la nostra intenzione. Ci è stato chiesto se, come in passato, l'ufficio ha intenzione di acquistarne un certo quantitativo per metterlo poi a disposizione delle congregazioni. Non lo faremo, ma coloro che desiderassero ottenere una o più copie dovrebbero inoltrare la loro ordinazione secondo le informazioni che vi comunicheremo di seguito.

Non informeremo direttamente le congregazioni ma vi invitiamo a informare gli anziani delle congregazioni in cui servite affinché sappiano della prossima pubblicazione del summenzionato libro. Se a loro volta, essi informeranno i proclamatori delle rispettive congregazioni sarà data a coloro che lo desiderano la possibilità di acquistare il libro in questione.

 Per quanto riguarda l'ordinazione del libro si dovrebbe procedere in questo modo. Il segretario di ogni congregazione potrebbe raccogliere le ordinazioni dei vari proclamatori e quindi inviare a voi l'ordinazione con il quantitativo di libri che la congregazione vorrebbe ordinare.
Una volta che avrete raccolto le ordinazioni di tutte le congregazioni della circoscrizione dovreste compilare le parti in giallo. L'ordinazione dovrà essere inviata direttamente al seguente indirizzo di posta prioritaria:

[viene riportato l'indirizzo di una persona collegata alla ELLEDICI, la Casa Editrice del libro, n.d.r.]

  Non inviate ordinazioni al nostro ufficio. I libri vi saranno inviati per posta con pagamento in contrassegno. Dovrebbe essere inviata una sola ordinazione per circoscrizione. Quindi assicuratevi di avere ricevuto le ordinazioni delle singole congregazioni prima di inoltrare l'ordinazione. La data ultima per l'ordinazione è il 15 marzo 2002. Assicuratevi di rispettare questa data.

  Naturalmente, con l'ordinazione il segretario della Congregazione dovrebbe consegnarvi anche il denaro per l'acquisto del libro, comprensivo delle spese di spedizione. Come potete notare dall'acclusa lettera di ordinazione, le spese di spedizione potranno essere calcolate sulla base del numero di libri ordinati. Qualora la congregazione non dovesse inviare il denaro non dovreste tener conto dell'ordinazione che eventualmente vi dovesse essere fatta.

  Sta a voi decidere se farvi pervenire le pubblicazioni al vostro indirizzo o se usare un'Associazione locale della circoscrizione. Una volta deciso, avendo anche consultato il presidente dell'Associazione, vi regolerete di conseguenza nella compilazione della lettera di ordinazione. Siate certi di aver compilato la lettera di ordinazione in ogni sua parte.

Una volta ricevuti i libri ordinati dovrete provvedere a informare le congregazioni affinché possano ritirare il quantitativo di libri richiesti.

I rappresentanti stampa del Piemonte, Valle d'Aosta e forse Lombardia o parte d'essa potrebbero decidere di ritirare la loro ordinazione direttamente e non riceverla mediante posta. Naturalmente in questo caso si dovrà informare il Dott. [omissis (viene indicato lo stesso nominativo riportato sopra, con numero di cellulare ed indirizzo e-mail)] in merito al ritiro dell'ordinazione affinché non sia spedita per posta.

Invitiamo i coordinatori dei rappresentanti stampa a seguire la cosa tenendosi in contatto con i loro rappresentanti stampa assegnati ad ognuno di loro affinché non si creino delle difficoltà e tutti i fratelli abbiano la possibilità, se lo desiderano, di ordinare il libro in questione.

Per qualsiasi chiarimento sentitevi liberi di consultarci. Vi inviamo i nostri saluti fraterni.

Vostri fratelli

Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova
Allegato
..........................................

La lettera originale in formato jpg:

Cliccare qui
per visualizzare il modulo di ordinazione

Sorgono spontanee alcune domande: cosa ha indotto Introvigne a riscrivere un libro, sostanzialmente identico in molte sue parti ad un suo lavoro precedente, tranne l'omissione di ogni minimo spunto critico che avrebbe potuto risultare sgradito ai lettori TdG? Introvigne era al corrente che il suo lavoro sarebbe stato pubblicizzato nelle congregazioni geoviste, cosa che gli avrebbe garantito la vendita assicurata di decine di migliaia di copie?

Una prassi seguita da molti culti e sette, che mira ad acquisire maggiore rispettabilità agli occhi dell'opinione pubblica, consiste proprio nel commissionare ad esperti di fama dei lavori nei quali si riporta la storia e la dottrina del gruppo in una chiave positiva. È avvenuta la stessa cosa con questo lavoro di Introvigne?

È interessante anche osservare che qualche anno fa, in un newsgroup ora scomparso, alcuni TdG cercarono astutamente di negare che la Watch Tower Society avesse pubblicizzato questo libro nelle congregazioni.

Io avevo osservato che nella Sala del Regno era stato «fatto un annuncio ufficiale, reclamizzando il libro di Introvigne e suggerendo ai "fratelli" di acquistarlo» e che le ordinazioni potevano essere effettuate «tramite la congregazione». Al che un TdG anonimo aveva replicato:

Si è diffusa la voce che il libro di Introvigne si ordina tramite la congregazione. Questo E' FALSO. Forse in qualche congregazione qualcuno ha pensato di suggerire il libro dal podio ma la compilazione del libro, la sua pubblicazione e la sua distribuzione non sono collegati e collegabili IN NESSUN MODO con i Testimoni di Geova. E questo non è affatto avvenuto in tutte le congregazioni. Questa espressione «le ordinazioni possono essere fatte tramite la congregazione» è assolutamente fasulla. Chi la fa a presentare prove documentali che attestino che la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova abbia disposto di fare annunciare ufficialmente la pubblicazione di questo libro e lo faccia ordinare tramite il reparto letteratura.

E un altro TdG aggiungeva:

Tu puoi pensare quello che vuoi, che a me non me ne frega nulla, però il libro di Introvigne non è certo stato ordinato in nessun reparto Letteratura, e non è stato ordinato da nessuna congregazione a nessuna Betel. Questi sono i fatti.

Si noti che non negavano che il libro fosse stato pubblicizzato nelle congregazioni e che la WTS avesse scritto una circolare invitando i proclamatori ad acquistarlo.

Questi TdG dicevano solo, con un'astuzia deliberata, che il libro di Introvigne non era stato "ordinato in nessun reparto Letteratura" (e questo è vero) e che "non è stato ordinato da nessuna congregazione a nessuna Betel" ed anche questo è vero. Il libro era stato ordinato, infatti, alla casa editrice Elledici, ma solo dopo che gli anziani avevano invitato i proclamatori ad acquistarlo. E questo invito è stato fatto, ovviamente, per volontà della WTS. Cambia quindi la forma ma la sostanza rimane la stessa.

Questi post rivelano come molti TdG siano abili nel "mentire" strategicamente e nel cercare di sviare i loro interlocutori, ricorrendo a delle mezze verità. Leggendo i loro interventi si potrebbe pensare, infatti, che la Società non abbia in alcun modo pubblicizzato questo libro od invitato ufficialmente i "proclamatori" ad acquistarlo. La realtà è un'altra, come emerge chiaramente dalla circolare riportata in questa pagina.


 
   
       
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Crisi di coscienza,
Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Di Raymond Franz,
già membro del
Corpo Direttivo
dei Testimoni di Geova
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