I Testimoni di Geova -
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Le dottrine


Quando iniziarono i "settant'anni"?

Considerazioni sulla cronologia della "Torre di Guardia"

I testimoni di Geova insegnano che i settant'anni di cui si parla nel libro di Geremia, anziché essere il periodo in cui Babilonia esercitò il predominio sulle nazioni circostanti (609-539 a.C.), sarebbero invece gli anni dell'esilio degli Ebrei a Babilonia. [1] Secondo questa loro erronea opinione, questi settant'anni sarebbero iniziati subito dopo la distruzione di Gerusalemme, dopo che gli ultimi superstiti ebrei fuggirono in Egitto, lasciando il paese completamente deserto e desolato.

Ecco cosa scrive in merito la Watch Tower Society (WTS):

«Nel quinto mese di quell’anno (il mese di ab, corrispondente a luglio-agosto) la città fu incendiata, le mura vennero abbattute e la maggioranza della popolazione fu portata in esilio. Tuttavia “alcuni della gente misera del paese” ebbero il permesso di rimanere, cosa che fecero fino all’assassinio di Ghedalia, il governatore nominato da Nabucodonosor, dopo di che fuggirono in Egitto lasciando infine Giuda nella completa desolazione. (2 Re 25:9-12, 22-26)» - Libro "Perspicacia", p. 623, il grassetto è aggiunto.

Come si legge a p. 27 della "Torre di Guardia" del 1° ottobre 2011, la fuga degli ultimi ebrei rimasti nel paese avrebbe contrassegnato l'inizio di questi "70 anni":



Ma quando avvenne realmente questa fuga in Egitto? Dato che per la WTS i "70 anni" dovevano iniziare a contarsi dal momento in cui il paese fosse stato completamente disabitato, questa è una domanda fondamentale.

Innanzitutto possiamo osservare che il passo citato dalla WTS di 2 Re 25:25-26 non dice in realtà tutto quello che si legge nella "Torre di Guardia" citata sopra:

«E avvenne nel settimo mese che Ismaele figlio di Netania figlio di Elisama della progenie reale venne, e anche dieci uomini con lui, e abbattevano Ghedalia, così che morì, e anche i giudei e i caldei che si trovavano con lui a Mizpa. Dopo ciò tutto il popolo, dal piccolo al grande, e i capi delle forze militari si levarono ed entrarono in Egitto; poiché avevano timore a causa dei caldei» (Traduzione del Nuovo Mondo).

Le parole (sottolineate) della Torre di Guardia, "nel giro di due mesi", "che era stato lasciato nel paese", e "di quell'anno" non si trovano nella Bibbia ma sono il risultato di un'interpretazione. La Bibbia dice che "tutto il popolo" che andò in Egitto non era composto da tutti gli abitanti del paese ma solo dai sopravvissuti di Mizpa. (Ger. 41:16) La Bibbia, inoltre, non specifica per quanto tempo Ghedalia operò come governatore prima di essere assassinato. E' vero che in 2 Re 25:6 si parla del 19° anno di Nabucodonosor ma, considerando la serie di avvenimenti intercorsi fra tale data e la fuga in Egitto degli ebrei superstiti, molti studiosi, tra cui studiosi ebrei, credono Ghedalia abbia governato per quattro anni e che il "settimo mese" menzionato nel versetto 25 si riferisca quindi ad un anno successivo.

L'espressione "settimo mese" non fornisce quindi una prova assolutamente certa, dal momento che non si specifica l'anno.
Uno studioso, Doug Mason, ha riportato in una sua tabella la serie di avvenimenti che si verificarono dopo la distruzione di Gerusalemme. Ecco la traduzione in italiano di questa tabella:


Cliccare per ingrandire

Doug Mason, nel suo studio, osserva:

«Gli eventi elencati come si svolgono dal momento della distruzione di Gerusalemme fino all'entrata in Egitto degli ebrei richiedono ben più di due mesi. Per esempio, ci sarebbero voluti più di due mesi perché le informazioni relative Ghedalia arrivassero agli ebrei nei paesi vicini di Moab, Ammon e Edom, per dar loro il tempo di radunare le loro famiglie e ritornare nei loro villaggi e città, e raggiungere infine Ghedalia» ... «[Ghedalia] fu ucciso come parte di una cospirazione guidata da un partito monarchico della Giudea sotto la guida di Ismaele, figlio di Natania, figlio di Elishama, un membro della famiglia reale. La data di questa cospirazione è sconosciuta. Tuttavia, Geremia 52:30 menziona un'altra deportazione della Giudea a Babilonia nel ventitreesimo anno di Nabucodonosor (582/581 a.C.) e, quindi, sembra ragionevole presumere che essa si sia verificata dopo l'omicidio di Ghedalia, che certamente sarebbe stato interpretato dai Babilonesi come il segnale di una nuova ribellione. Il racconto dell’accaduto e delle sue conseguenze in Geremia 41-43 implica che questo è ciò che effettivamente avvenne».[2]

Mason cita alcune fonti che sostengono che il governo di Ghedalia poté durare più a lungo di due mesi: Dictionary of the Old Testament: Historical Books, page 483, Arnold and Williamson, editors; e Bethel in the Neo-Babylonian Period, Blenkinsopp, in Judah and the Judeans in the Neo-Babylonian Period, page 97, editors Lipschits and Blenkinsopp. Parte di quest'opera è disponibile online [3] :

Ecco cosa si legge a p. 97:


Traduzione:

Menzionando solo il settimo mese (2 Re 25:25; Ger 41:1), i testi ci lasciano in dubbio su come subito dopo la caduta di Gerusalemme questo evento ha avuto luogo. Diversi studiosi, il più recente Lipschits (1999: 162), sostengono l'opzione breve, un periodo di non più di due mesi, piuttosto che di diversi anni. Il migliore e unico argomento possibile a favore di questa opzione rimane lo schema delle date dell'assedio di Gerusalemme, che si conclude con la sequenza del quarto, quinto e settimo mese (2 Re 25:3, 8,25).

Ma il problema con questo argomento è per l'esattezza che l'anno per la data dell'assassinio manca. Inoltre, due mesi non sono certo sufficienti per consentire alla polvere adagiarsi dopo la distruzione e il caos della campagna babilonese, per istituire a Mizpa alcuni apparati amministrativi, per lo sviluppo della cospirazione in Ammon (Ger 40:13-16), perché le persone tornassero da altre regioni, alcune delle quali abbastanza distanti (Ger 40:7-8, 11-12), e per raccogliere l'ultimo raccolto dell'anno agrario (Ger. 40:12). Sembra quindi preferibile collegare l'atto terroristico di Ismaele con la deportazione di Ger. 52:30, datata all'anno 23 di Nabucodonosor - quindi il 582 a.C. [4]

In Geremia 52:30 si dice che Nabucodonosor, nel 23° anno del suo regno (quindi 5 anni dopo la distruzione di Gerusalemme), deportò altri ebrei a Babilonia. Ciò significa che il paese non era rimasto del tutto vuoto e desolato a partire "dal settimo mese" dell'anno della distruzione della città (587 a.C.).



Questo è quanto si legge anche in una nota de "La Bibbia, nuovissima versione dai testi originali", ed. S. Paolo, 2010":

Anche secondo tale nota quindi, l'assassinio di Ghedalia e la fuga in Egitto degli ebrei rimanenti sarebbe avvenuta alcuni anni dopo la distruzione di Gerusalemme.

"Gli abitanti delle rovine"


Indipendentemente da quando avvenne la fuga degli ebrei in Egitto menzionata in 2 Re 25:25,26 - se solo due mesi dopo la distruzione della città, o invece anni dopo, come sostengono vari studiosi - è comunque certo che quattro mesi dopo la distruzione di Gerusalemme vi erano ancora degli abitanti nel paese. Questo lo si comprende leggendo alcuni passi della Bibbia. Innanzitutto si noti che secondo Esdra 7:9 un viaggio da Gerusalemme a Babilonia durava circa 4 mesi:

«...aveva fissato la partenza da Babilonia per il primo giorno del primo mese, e arrivò a Gerusalemme il primo giorno del quinto mese». [5]

Gerusalemme venne distrutta il "settimo giorno del quinto mese" del 19° anno di Nabucodonosor (2 Re 25:8). Se ci volevano quattro mesi per arrivare a Babilonia da Gerusalemme, un sopravvissuto che si fosse recato a Babilonia per comunicare l'avvenuta distruzione sarebbe arrivato il decimo mese. Difatti, in Ezechiele 33: 21 si legge:

«Il dodicesimo anno della nostra deportazione, il decimo mese, il quinto giorno del mese, un fuggiasco da Gerusalemme venne da me e mi disse: "La città è presa!"».

Ma qual era la situazione a Gerusalemme in quel periodo, quattro mesi dopo la distruzione di Gerusalemme? Era completamente deserta, come sostiene la WTS, secondo cui il paese sarebbe rimasto completamente deserto due mesi dopo la distruzione della città, come si legge nella "Torre di Guardia" del 1° ottobre? O vi erano ancora degli abitanti?

Contrariamente a quanto sostiene la WTS, a Gerusalemme e dintorni vivevano ancora molti abitanti, come si legge nei versetti successivi di Ezechiele 33:

«Figlio d'uomo, gli abitanti di quelle rovine, nel paese d'Israele, dicono: "Abraamo era solo, eppure ebbe il possesso del paese; e noi siamo molti, il possesso del paese è dato a noi". ... Di' loro: Così parla il Signore, DIO: "Com'è vero che io vivo, quelli che stanno fra quelle rovine cadranno per la spada; quelli che sono nei campi li darò in pasto alle bestie; e quelli che sono nelle fortezze e nelle caserme moriranno di peste! Io ridurrò evidentemente il paese in una desolazione, in un deserto; l'orgoglio della sua forza finirà, e i monti d'Israele saranno così desolati, al punto che nessuno vi passerà più. Essi conosceranno che io sono il SIGNORE, quando avrò ridotto il paese in una desolazione, in un deserto, per tutte le abominazioni che hanno commesse".

Il paese quindi non era ancora stato ridotto ad un deserto o ad una completa desolazione. Questo avvenne evidentemente con la terza deportazione nel 23° anno di Nabucodonosor.

Dato che i TdG fanno iniziare i 70 anni di desolazione da quando il paese sarebbe rimasto completamente deserto e desolato, ciò poté quindi avvenire cinque anni dopo la distruzione di Gerusalemme. Prima di tale data, infatti, c'erano ancora abitanti in Gerusalemme e Giuda e quindi i "settant'anni" (come li intendono i TdG) non erano ancora iniziati.

Note:


[2] Lo studio di Doug Mason si può scaricare qui: "Critique of When Was Ancient Jerusalem Destroyed"


[4] A p. 98 (link) di quest'opera si osserva che l'assassinio di Ghedalia può essere avvenuto fra il 586 e il 582 a.C. Anche un’enciclopedia ebraica cita uno studioso che dice che Ghedalia può aver governato 4 anni: «The rule of Gedaliah lasted, according to tradition, only two months, although Grätz argues that it continued more than four years» (http://www.jewishencyclopedia.com/artic ... 8-gedallah). In The Fasts in the Book of Zechariah, Yair Hoffman, Tel Aviv University, in Judah and the Judeans in the Neo-Babylonian Period, editors Lipschitsand Blenkinsopp, a p. 198 (link), si legge: «Sicuramente [il sito del Tempio in rovina] è stato usato fino all'assassinio di Ghedalia, figlio di Achikam (che si è verificato, secondo la mia stima, nel 582), e forse anche più tardi, per opera quelli che erano rimasti nel paese e non erano stati esiliati a Babilonia o in Egitto … Questo è sicuramente vero per il digiuno del settimo mese (non poteva che essere stato stabilito dopo l'assassinio di Ghedalia, pochi anni dopo la distruzione; vedi sopra)».

Nella nota 40 si legge che la deportazione avvenuta nel 23° anno di Nabucodonosor fu una conseguenza dell'assassinio di Ghedalia: «Questo è il "ventitreesimo anno di Nabucodonosor," in cui "Nebuzaradan, il capo delle guardie, portò in esilio745 Giudei" (Ger 52:30), evidentemente in risposta all'assassinio di Ghedalia».

[5] Anche la WTS riconosce questo fatto: «Così gli ebrei esiliati avrebbero avuto il tempo di prepararsi a partire da Babilonia, compiere il lungo viaggio fino in Giuda e Gerusalemme (viaggio che secondo Esd 7:9 poteva richiedere quattro mesi circa)» - "Perspicacia" p. 499.

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Crisi di coscienza,
Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Di Raymond Franz,
già membro del
Corpo Direttivo
dei Testimoni di Geova
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