I Testimoni di Geova -
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I tdG e la scienza

"E' stata trovata l'arca di Noè?"




Questo è il titolo di un articolo pubblicato nella "Torre di Guardia" del 1° luglio 2009, pp. 13 e 14. In questo articolo il Corpo Direttivo (CD) dei testimoni di Geova esprime un notevole scetticismo in merito alla possibilità che l'arca si trovi nel luogo dove alcuni ricercatori - fra cui lo stesso testimone di Geova Angelo Palego - dicono di averla individuata. Ecco cosa si legge a pagina 13 a proposito di questo preteso ritrovamento:

Ci sono motivi per credere che gli esploratori abbiano trovato l'arca o possano ancora trovarla? Forse, ma pare ci siano ancora più motivi per dubitare di tale ritrovamento.

Chissà l'ing. Palego come avrà reagito leggendo queste parole. Qualche anno fa, in un suo libro, Palego scrisse che non era possibile dubitare dell'assoluta certezza della sua scoperta. Nel libro Ho camminato sopra l’Arca di Noè (Editrice Nuovi Autori, Milano, 1990), alle pp. 149-154, l’ingegnere affermava che l'arca era stata da lui individuata ad oltre 4.000 metri di quota.

Ecco alcune sue affermazioni: «Ma se qualcuno ancora si azzarda ad aprir bocca e sollevare qualche dubbio... E se qualcuno ancora non si è arreso all’evidenza dei fatti e non ha piegato il collo d’innanzi all’Iddio di giudizio, ... Se proprio c’è ancora qualcuno (e sicuramente c’è) che ostinatamente non si arrende all’evidenza... E se tutta questa evidenza non vi sembra ancora abbastanza...» [1].

Nonostante tale assoluta fiducia, la Società Watchtower (WTS) aveva già espresso scetticismo in merito a simili "scoperte" [2] e in quest'ultimo articolo la rivista indica i motivi di tale scetticismo:

Va ricordato innanzitutto che la Bibbia non dice dove si posò esattamente l'arca dopo che le acque del Diluvio si erano ritirate. Menziona semplicemente "i monti di Ararat".

E' naturale che esploratori e persone che fanno congetture concentrino le loro ricerche sulla vetta più alta della regione. Ma le Scritture non specificano che Dio abbia fatto posare l'arca proprio sulla cima del monte Ararat ... Sembra pure improbabile che, una volta usciti dall'arca, essi e i numerosi animali scendessero da un alto monte come se fossero degli scalatori. ...

E a prescindere dal luogo dove si posò nella regione dell'Ararat, l'arca non potrebbe essere sparita secoli fa a causa di deterioramento e trafugamento?

Le entusiasmanti e certe affermazioni di Palego (e di altri presunti "scopritori" come lui) vengono quindi decisamente messe in dubbio e ritenute a dir poco improbabili [3].

Alcune riflessioni




Il monte Ararat, alto 5.165 m.

Secondo quanto scrive il Corpo Direttivo nel succitato articolo, nel 2.370 a. C. l'Ararat era alto migliaia di metri, come ora. E l'arca si sarebbe posata, più ragionevolmente, non sulla vetta ma ad una quota molto più bassa ed accessibile.

Va osservato a questo proposito che il CD insegna che prima del diluvio - avvenuto secondo la cronologia della Società nel 2.370 a. C. - non esistevano montagne elevate e che i monti attuali si sarebbero formati in seguito, a causa della pressione delle acque sulla crosta terrestre:

Si ritiene che un tempo gli oceani fossero più piccoli e i continenti più grandi di quanto non siano adesso, com’è reso evidente da alvei di fiumi che si prolungano sotto gli oceani.

Va pure notato che secondo alcuni scienziati in passato i monti erano molto meno alti di ora, e alcune montagne sono persino emerse dal mare ... Quindi, dopo che le acque del Diluvio erano cadute, ma prima che le montagne si alzassero e il letto del mare si abbassasse, e prima che si formassero ai poli le calotte glaciali, c’era acqua più che sufficiente per coprire "tutti gli alti monti", come dice la testimonianza ispirata» (Perspicacia, pp. 694, 695).

Ovviamente non esistono scienziati che dicono che prima del 2.370 a. C. non ci fossero monti alti come l'Ararat o come l'Everest. Ma la WTS vuole far credere questo, con la sua generica citazione ("alcuni scienziati.. in passato..."). Gli alti monti si sarebbero innalzati alle attuali altezze dopo il 2.370 a. C.. Un'affermazione talmente assurda che può trovare posto solo nelle pubblicazioni di fondamentalisti che chiudogno gli occhi dinanzi elle evidenze geologiche per attenersi ad una loro lettura anti scientifica della Bibbia.

La succitata rivista lascia intendere che l'Ararat fosse alto migliaia di metri già nel 2370 a. C., appena subito dopo il diluvio. Questo significherebbe che il monte si sarebbe innalzato alle quote attuali nel giro di pochissimo tempo, cioè durante quell'anno che secondo la Bibbia le acque del diluvio avrebbero ricoperto l'intero globo. E la stessa cosa deve essere avvenuta con l'Everest: da placida collina o modesto rilievo, si sarebbe innalzato fino agli attuali 8.848 metri nel giro di pochi mesi! Assurdità di questo genere, del tutto prive di qualsiasi fondamento scientifico, sono piuttosto frequenti nelle pubblicazioni della Watchtower. [4]

Note

[1] Si veda la pagina "Foto dell'arca?".

[2] «Pretesi rinvenimenti di resti dell’arca non sono stati per ora confermati» (Perspicacia, p. 178) -

[3] Nella pagina "Le ricerche dell'arca" è riportato un elenco di altri pretesi avvistamenti dell'arca che non sono mai stati confermati.

[4] Si veda, per esempio, la pagina "Come hanno avuto origine i continenti?"



 
   
       
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Crisi di coscienza,
Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Di Raymond Franz,
già membro del
Corpo Direttivo
dei Testimoni di Geova
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