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I disegni "persuasivi" della Watch Tower



I disegni "persuasivi" della Watch Tower


In questa pagina non si parla di quei disegni "strani" che vengono considerati da alcuni intenzionali, da altri semplici pareidolie, che compaiono in alcune pubblicazioni della Società Torre di Guardia. [1]

Le immagini qui riportate illustrano invece il modo sottile con cui la Watch Tower Society (WTS) riesce a persuadere ("subliminalmente") i lettori che certi suoi metodi peculiari di proselitismo porta-porta sono gli stessi che venivano seguiti dai cristiani del primo secolo.

Pagina 10 della "Torre di Guardia" del 15 marzo 2004.

In questo disegno c'è qualcosa di insolito. La didascalia dice: "Anche oggi ci sono gioiosi evangelizzatori come Filippo e le sue figlie".

Una di queste donne ha in mano un pezzo di carta (o di papiro) che ha lo stesso formato di una rivista “Torre di Guardia” e mostra questa “rivista” alla persona con cui sta parlando.

L’altra donna ha in mano un pezzo di carta più piccolo, stile volantino dei TdG. La WTS vuol far quindi credere che anche nel primo secolo le donne cristiane predicassero servendosi di pubblicazioni scritte, che venivano lette alle persone (e magari poi lasciate loro dietro una “contribuzione per l’opera”).

Questo disegno è assolutamente inverosimile e vuole solo accostare l’opera dei TdG a quella dei cristiani del primo secolo, lasciando intendere che fosse identica, anche sotto l’aspetto della divulgazione di materiale scritto.

Queste due donne, come si legge nella didascalia, sarebbero figlie dell’evangelizzatore Filippo, il quale, secondo Atti 21:9, «aveva quattro figlie non sposate, le quali profetizzavano». Ma il “profetizzare” di cui si parla in questo passo era uno dei carismi dello Spirito Santo che si manifestava all’interno della comunità cristiana, durante le riunioni per il culto, e non consisteva nell’opera di predicazione pubblica, come invece si vuol far credere con questo disegno.

Inoltre è possibile che nell’antica Cesarea (la città di Filippo) le donne fossero tanto emancipate da mettersi a predicare per le strade, specialmente in una società dove la parola di una donna non aveva molto valore? L’evangelizzazione compiuta dalle donne cristiane dell’epoca è molto più probabile consistesse invece nella diffusione della fede fra parenti, amici e conoscenti, e non nell’andare “di casa in casa” o per le strade. Questo disegno quindi trasmette, in maniera “subliminale”, un insegnamento fuorviante.


"Torre di Guardia" del 15/7/2008, p. 4.

Il "messaggio subliminale" è che Paolo andasse di porta in porta con i rotoli delle Scritture in mano e che i padroni di casa si fermassero ad ascoltarlo sull'uscio. Per inciso, Paolo e gli altri cristiani predicavano "di casa in casa", che non è la stessa cosa che andare "di porta in porta".

"Torre di Guardia" 15/12/2008, p. 18

La didascalia su questo disegno dice: «Gli anziani di Efeso sapevano che Paolo aveva l’abitudine di predicare di casa in casa»

Anche questa raffigurazione dell'apostolo Paolo che va a predicare di porta in porta, aprendo i rotoli delle Scritture per farli leggere alle persone che lo ascoltano all'ingresso, è un modo fuorviante di adattare ai tempi attuali fatti e circostanze del cristianesimo primitivo, per far così credere che la predicazione dei primi cristiani fosse del tutto identica all'opera porta-porta dei TdG.[2]


Fotogramma tratto dal DVD "I Testimoni di Geova: la fede all'opera - Parte 1: Dalle tenebre alla luce".

E' possibile che i cristiani del primo secolo predicassero in questo modo? Cioè andando di porta in porta con borse a tracolla priene di rotoli che davano da leggere alle persone? O si vuole invece far credere, anche in questo caso, che la "distribuzione" della letteratura dei TdG avebbe origini apostoliche? Nel primo secolo i rotoli su pergamena delle Scritture erano piuttosto rari e costosi, e non venivano certo "distribuiti" porta-porta ad una popolazione che in molti casi fra l'altro nemmeno sapeva leggere. È evidente che questi disegni rappresentano dei testimoni di Geova vestiti da persone del primo secolo, non certo cristiani dell'epoca.


La Torre di Guardia del 1° agosto 2011, a pag. 25.

L'apostolo Pietro è raffigurato come se fosse un TdG, con borsetta sulle spalle e papiro aperto nelle mani.


Copertina della "Torre di Guardia" del 1° marzo 2012

Anche in questo disegno si raffigura una coppia di "proclamatori" del primo secolo, che andavavano di porta in porta con le "borse per il servizio" a tracolla.


Disegno nel cap. 78 del libro "Impariamo dai racconti della Bibbia" (link).

Lo stesso Gesù viene raffigurato mentre predica di casa in casa, accompagnato da un discepolo con la "borsa del servizio" a tracolla. il "padrone di casa" si ferma sull'ingresso ad ascoltare, senza fare entrare le persone in casa sua, come avviene quasi sempre con la predicazione dei TdG. Va notato che nel Nuovo Testamento non c'è un solo passo in cui si dica che Cristo predicava in questo modo.

Se lo scopo dei disegni della WTS, come essa afferma, è quello di istruire in merito alla verità, ebbene, la Società dovrebbe cercare di essere più aderente ai fatti, alla Scritture e alla storia, e non adattare fatti, Scrittura e storia alle proprie ed attuali consuetudini.

Note:

[1] Si veda questa pagina: link.

[2] Il passo di Atti 20:20 - "Sapete come non mi sono mai sottratto a ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi in pubblico e nelle vostre case" (CEI) -, tenendo conto di ciò che si legge nel contesto, non insegna che Paolo predicasse di porta in porta come fanno i TdG. In realtà Paolo aveva trovato dei credenti che erano divenuti tali in seguito ai suoi discorsi nella sinagoga e, successivamente, nella scuola di Tiranno (Atti 19), e dopo di ciò si era recato nelle loro case, visitandole una dopo l'altra, insegnando loro non più pubblicamente, ma in privato. Questo è un metodo di predicazione assai diverso da quello che la WTS vuole far credere fosse praticato nei tempi apostolici. Per approfondire l'argomento, si veda la pagina "Di casa in casa".



Crisi di coscienza,
Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Di Raymond Franz,
già membro del
Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova
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02/04/2021
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