I Testimoni di Geova -
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Le dottrine



I TESTIMONI DI GEOVA, LE TRASFUSIONI DI SANGUE
E IL DANNO DA DICHIARAZIONE INGANNEVOLE

- Seconda parte -


La Società presenta in modo errato l'esigenza dell'uso del sangue e delle alternative mediche alle trasfusioni


1. Si può sopravvivere con un livello ematico molto basso


L'opuscolo contiene una sezione dedicata alla necessità dell'uso del sangue ed alle alternative mediche alle trasfusioni di sangue. Non v'è dubbio che il rifiuto dei Testimoni di Geova del sangue intero, associato al rischio di malattie è stato di grande aiuto nel produrre notevoli passi in avanti dei programmi medici “senza sangue” con beneficio per tutti, sebbene quest'area della medicina sia ancora nelle sue fasi iniziali. Ciò nonostante, la Società fa di tutto per convincere i suoi associati che le tecniche mediche che non fanno ricorso all'uso del sangue operino a loro favore; punto di vista, questo, ben compendiato nell'opuscolo: “Speriamo che non dobbiate mai perdere una grossa quantità di sangue. Ma se dovesse capitarvi, è molto probabile che medici capaci possano curarvi senza trasfusioni, risparmiandovi tutti i rischi che esse comportano”.[88]

L'opuscolo illustra il concetto del livello di emoglobina nel sangue asserendo che esso è la misura della capacità del trasporto di ossigeno da parte del sangue e che una persona normale ha un livello di emoglobina di 14 o 15.[89] Quest'affermazione è supportata da una dichiarazione del Professor Howard L. Zauder secondo il quale la tradizionale convinzione degli anestesisti che il normale livello preoperatorio dell'emoglobina debba essere pari a 10 “si perde nelle oscure nebbie della tradizione e non è suffragata da prove cliniche o sperimentali”[90].

Il lettore può perciò sentirsi relativamente rassicurato dal fatto che 10 sia in realtà perfettamente accettabile. L'opuscolo cita pure un altro studio sulla capacità lavorativa e funzionale di pazienti anemici con un livello di emoglobina di soli 7 g./dl, concludendo che “è difficile rilevare un deficit nella capacità lavorativa” e che altri pazienti hanno manifestato solo una moderata riduzione funzionale."[91]

La Società ha tratto tali informazioni dal volume “Contemporary Transfusion Practice”, pubblicato dall'Associazione Americana delle banche del sangue, ma sfortunatamente essa non dice ai suoi lettori che il libro collega il rischio di attacco cardiaco con i bassi livelli di emoglobina:
Se i sintomi e l'osservazione di una congestione cardiaca si verificano con livelli di emoglobina di 7 g/dl o maggiori, vi è quasi sempre un problema intrinseco di disturbo cardiaco, più frequentemente di un problema coronario o di ipertensione. Nel cuore normale, la circolazione coronaria è favorita dall'attività ventricolare sinistra.

Nel caso di anemie severe, comunque, con un livello di emoglobina inferiore a 5 g/dl, il flusso di sangue coronario può mostrarsi insufficiente con diminuzione dell'attività ventricolare. Ciò può condurre ad un arresto cardiaco con diminuzione dell'attività renale e ritenzione di sodio … I soggetti anemici per svolgere lo stesso carico di lavoro di quelli non anemici hanno bisogno di un maggiore carico di ossigeno.[92]

Il libro spiega chiaramente che 7 non è un buon livello per chi presenta preesistenti problemi di circolazione o cardiaci, e anche per chi ha un cuore in buone condizioni vi è il rischio di attacco cardiaco, di blocco renale, o di edema polmonare quando i valori scendono sotto i 5 g/dl.[93]

L'opuscolo spiega appropriatamente che, “se si è perso molto sangue in un incidente o nel corso di un intervento, se la perdita è rapida e imponente, la pressione sanguigna scende e può subentrare lo shock.”[94]

Quindi esso propone il rimedio della Società nel caso di rapide perdite di sangue, “ciò che occorre fare innanzitutto è arrestare l'emorragia e ripristinare il volume della massa circolante. Questo onde evitare lo shock e mantenere in circolo i restanti globuli rossi e gli altri componenti del sangue.”[95]

L'opuscolo raccomanda l'uso di varie soluzioni acquose; incluse le soluzioni saline, il lattato di Ringer e l'Hetastarch.[96]

La Società si rende conto che i suoi lettori probabilmente sanno che la perdita di sangue ha come conseguenza la diminuzione di ossigeno e perciò cerca di tranquillizzarli dicendo che “il corpo ha delle riserve per quanto riguarda l'apporto di ossigeno.”[97]

Spiega anche che l'organismo provvede alla compensazione mediante l'aumento della frequenza del battito cardiaco, e che se il sangue è più diluito esso circola più facilmente nei vasi sanguigni trasportando ossigeno più rapidamente[98].

Quindi aggiunge:
Questi adattamenti sono così efficaci che anche con la metà soltanto dei globuli rossi l'apporto di ossigeno può ancora ammontare a circa il 75 per cento del normale. Un paziente a riposo utilizza solo il 25 per cento dell'ossigeno disponibile nel suo sangue. E la maggioranza dei farmaci per anestesia generale riducono il bisogno di ossigeno da parte dell'organismo.[99]

La Società omette comunque di menzionare che vi è un punto in cui il cuore non può battere più velocemente né il sangue essere ulteriormente diluito. Come afferma “Contemporary Transfusion Practice”, “Tutte insieme le compensazioni disponibili per l'anemia non sono in grado di trasportare ossigeno sufficiente per un carico di lavoro superiore ad un certo livello e la compensazione stessa richiede un significativo aumento del carico di lavoro.”[100]

Così, anche per un paziente a riposo, un sangue carente di ossigeno può voler dire il blocco del funzionamento degli organi e la morte.

L'opuscolo spiega la sua posizione illustrando il caso di una donna che sopravvisse ad un livello di emoglobina di 1,8 g/dl dopo essere “stata sottoposta con successo a trattamento … [con] ossigeno ad alte concentrazioni per inalazione e trasfusioni di grandi quantità di soluzione gelatinosa [Emagel].”[101]

L'opuscolo usa quest'esempio per sostenere che “il medico esperto può aiutare chi ha perso sangue e quindi ha meno globuli rossi. Una volta ristabilito il volume circolante, il medico può somministrare ossigeno ad alta concentrazione.”[102]

La Società non fa però nessuna menzione della difficile vicenda della donna, sottacendo l'accresciuta fatica sopportata, dovuta al suo stato itterico.[103]

Né vengono prese in considerazione le prudenti spiegazioni dei medici. A motivo delle sue condizioni la donna dovette rimanere trentaquattro giorni in ospedale, dieci dei quali trascorsi in terapia intensiva.[104]

La Società non dice ai suoi lettori che i medici “non avevano mai riscontrato un altro caso in cui una paziente con un livello così basso di emoglobina fosse sopravvissuta senza una trasfusione di sangue o di sostanze in grado di trasportare artificialmente l'ossigeno.”[105]

Né la Società spiega che secondo i medici il merito della sua sopravvivenza non si dovette solo alla loro perizia, ma anche al fatto che “nel primo periodo postpartum le donne possono affrontare meglio le emorragie.”[106] La Società inoltre omette di dire che per diverse volte non si riuscì nemmeno a misurare la pressione del sangue e che i farmaci che dovettero esserle somministrati per aumentarle la pressione le causarono una grave ipernatemia (eccesso di sodio nel sangue) travaso di bile nella cavità addominale e lo sviluppo di un edema nelle mani e nelle braccia che rese necessaria una terapia diuretica per impedire che si sviluppasse un'infezione polmonare.[107]

È veramente straordinario che l'unico danno permanente consistesse soltanto nella paralisi della corda vocale destra.[108]

È chiaro qui il tentativo di ingannare il lettore cercando di minimizzare la straziante esperienza di quella donna o di far credere che un risultato del genere rappresenti la normalità, in quanto questo caso è del tutto unico.
L'opuscolo inoltre aggiunge che i medici della donna si espressero favorevolmente sull'uso della camera iperbarica dicendo che “altri pazienti con emorragia acuta sono stati sottoposti a trattamento in camera iperbarica con risultati positivi.”[109]

L'articolo citato però non contiene nessuna di tali affermazioni, e si esprime negativamente sull'uso della camera iperbarica:
Il trasporto di ossigeno ai tessuti può essere incrementato mediante l'uso della camera iperbarica, ma il periodo di esposizione ad un'alta concentrazione di ossigeno sotto pressione è limitato a causa di problemi di tossicità e questo tipo di terapia è più adatto nei casi in cui si prevede di far ricorso a breve termine a ulteriori trattamenti (come la trasfusione di sangue). In questo caso, invece, il problema del nostro paziente rappresentato dall'anemia acuta sarebbe probabilmente continuato anche durante le settimane successive.[110]

C'è da aggiungere anche che le camere iperbariche non sono sempre disponibili ovunque, essendo maggiormente concentrate nelle zone di mare dove si praticano gli sport subacquei o nelle grandi città dove vengono utilizzate per terapie di cicatrizzazione, cosa questa della quale la Società non informa i suoi lettori.

Né l'opuscolo parla della prognosi effettiva per i pazienti con bassi livelli ematici. Uno studio effettuato sui Testimoni di Geova in fase preoperatoria ha riscontrato una mortalità dell'1,3% nei pazienti con un livello di emoglobina di 12 g/dl, in confronto al 33% di quelli con un livello inferiore a 6 g/dl.[111]

Le precarie condizioni cardiache del paziente innalzano la percentuale di mortalità di 4,3volte, rendendo altamente improbabile che un livello di emoglobina pari a 6 in un paziente cardiopatico possa sortire un risultato favorevole.[112]

A motivo del rischio elevato di collasso dell'organo o di morte, il livello“più basso”normalmente accettabile sembra essere di 7, in quanto “la trasfusione di globuli rossi … si rende quasi sempre necessaria quando il livello è inferiore a 6 g/dl.”[113]

I medici ordinerebbero comunque di ricorrere alla trasfusione molto prima se sospettassero o sapessero che il paziente ha problemi di cuore o di circolazione.

2. I neonati prematuri sopravvivono a bassi livelli ematici


L'opuscolo cita poi uno studio del dott. James Stockman III sui neonati prematuri:
Salvo poche eccezioni, i neonati prematuri subiscono un calo dell'emoglobina nei primi uno-tre mesi … In neonatologia le indicazioni a trasfondere non sono ben definite. In realtà molti neonati sembrano tollerare livelli di emoglobina notevolmente bassi senza evidenti difficoltà cliniche.[114]

Da quanto precede sembra che la Società voglia far sapere indirettamente ai genitori Testimoni di Geova con neonati prematuri che un basso livello di emoglobina è un fatto normale, e che quindi i medici non devono necessariamente ricorrere alle trasfusioni.

I genitori Testimoni di Geova potrebbero, quindi, essere indotti a pensare che i loro bambini non hanno bisogno di una trasfusione, perché il dott. Stockman ha detto che molti neonati possono sopravvivere con bassi livelli di emoglobina. Il dott. Stockman, però evidenzia due situazioni nelle quali le trasfusioni si rendono necessarie: (1) “Certamente prima che il dieci per cento del volume sanguigno sia stato prelevato per le analisi"; e (2) quando i neonati prematuri stabilizzati continuano ad avere i livelli di emoglobina inferiori a 10, con una scarsa disponibilità di ossigeno, e manifestino sintomi come“scarso appetito, dispnea, tachicardia, tachipnea, diminuzione dell'attività e pallore.”[115]

Il dott. Stockman riconosce che una volta che il neonato prematuro è stato stabilizzato, le trasfusioni non sono necessarie se l'emoglobina è “maggiore di 10 o 11 g/dl.”[116]

La Società avrebbe dovuto riassumere con maggiore accuratezza le raccomandazioni del dott. Stockman spiegando che la maggioranza dei neonati prematuri non hanno bisogno di trasfusioni di sangue una volta stabilizzati, ma che quelli che hanno bisogno di continui prelievi per esami o continuano a mantenere un livello di emoglobina inferiore a 10, unitamente ad altri problemi, possono aver bisogno della trasfusione. L'opuscolo dà molto risalto ad altre considerazioni dei medici sul livello di emoglobina e sulla decisione di trasfondere, ma omette di menzionare in modo esauriente i dettagli dello studio del dott. Stockman e di informare i suoi lettori delle sue raccomandazioni relative ai casi in cui i neonati prematuri devono affrontare sia diminuzioni del volume ematico che consistenti bassi livelli di emoglobina.

Inoltre, il fatto che la Società citi la dichiarazione secondo la quale la decisione di trasfondere “non è ben definita” può servire a rafforzare il timore che la comunità medica ricorra alle trasfusioni anche quando non è necessario. I precedenti due paragrafi dell'opuscolo parlano della decisione dei medici in base ad un livello “10” di emoglobina come di una “norma oscura” e “persa nelle oscure nebbie della tradizione,” e menzionano il fatto che pazienti con livelli di emoglobina pari a “7” non mostrano nessun deficit nella capacità lavorativa.[117]

Il lettore può facilmente dedurre da questo che “non ben definito” voglia dire che i medici si interrogano anche sull'opportunità di trasfondere un neonato. In realtà, il dott. Stockman non è d'accordo nel paragonare la “non ben definita” decisione dei medici riguardante i neonati a quella degli adulti anziani e dei bambini …”[118]

In tal modo, il dott. Stockman enfatizza la complessa analisi da parte dei medici dei numerosi test che evidenziano come i neonati siano sottoposti al più basso livello fisiologico durante i primi tre mesi, dopo la transizione dal loro ambiente fetale causata dal parto.[119]

Il dott. Stockman fa rilevare che la complessità delle decisioni dei medici deve tenere conto di variabili quali i livelli di emoglobina e di eritropoietina, il conto dei reticolociti, i livelli di affinità e rilascio dell'ossigeno e la lettura del PO2.[120]

L'articolo del dott. Stockman non intende trarre la conclusione che le raccomandazioni dei pediatri riguardanti i neonati prematuri non siano corrette, ma piuttosto che esse necessariamente devono tenere conto di molte variabili e sono meno conclusive di una decisione che prevede una trasfusione necessaria alla salute di un neonato, normale, di un bambino o di un adulto.


3. I genitori Testimoni di Geova hanno il diritto legale di non

far sottoporre il loro figlio ad un trattamento a base di sangue.


I tribunali sono frequentemente costretti a ordinare trasfusioni per i figli dei Testimoni di Geova.[121] Nella sezione di informazioni legali intitolata “Avete il diritto di decidere”, l'opuscolo informa i genitori che i tribunali riconoscono il diritto dei genitori di prendere decisioni mediche per i loro figli:

Nel 1979 la Corte Suprema degli Stati Uniti dichiarò: “Il concetto giuridico di famiglia poggia sull'assunto che i genitori posseggano quella maturità, quell'esperienza e quella capacità di giudizio che mancano al figlio per prendere le difficili decisioni della vita … Il semplice fatto che la decisione di un genitore [in una questione sanitaria] comporti dei rischi non trasferisce automaticamente dai genitori a qualche organo o funzionario dello stato il diritto di prendere quella decisione”. - Parham v. J.R.[122]

Quello stesso anno la Corte d'Appello dello stato di New York decretò: “Il fattore più importante per determinare se un minore viene privato di adeguate cure mediche … è se i genitori hanno provveduto o no al figlio un accettabile indirizzo terapeutico tenuto conto di tutte le circostanze. Questa domanda non può essere posta in termini di decisione 'giusta' o 'sbagliata' da parte del genitore, perché l'attuale stato della pratica medica, nonostante i suoi enormi progressi, molto raramente permette di arrivare a conclusioni così nette. Né una corte può assumersi il ruolo di sostituto genitore”. - In re Hofbauer.[123]

Sebbene queste citazioni di per sé siano accurate, la Società omette di informare i suoi lettori che questi casi particolari non riguardavano Testimoni di Geova minorenni che avevano immediato bisogno di una trasfusione di sangue necessaria per salvare la loro vita. Piuttosto, Parham v. J.R. riguardava la richiesta di genitori di assistenza psichiatrica mediante un dispositivo giudiziario che consentisse di superare la resistenza di un minore che si rifiutava di essere sottoposto a ricovero coatto.[124]

Inoltre, i fatti rilevanti del caso Parham non riguardavano il rifiuto dei genitori di accettare un trattamento medico per motivi religiosi. In effetti, il giudice Steward scrisse che uno stato ha il diritto costituzionale di impugnare la decisione dei genitori, e difese questa posizione citando un caso pertinente relativo a un Testimone di Geova che aveva imposto a sua nipote minorenne di vendere le riviste della Società in violazione delle leggi statali sul lavoro minorile.[125]

In re Hofbauer l'argomento è quello della scelta dei genitori di ricorrere a terapie alimentari piuttosto che alla chemioterapia per curare il morbo di Hodgkins.[126]

Il tribunale del caso Hofbauer inoltre stabilì una differenza tra questo caso e quelli che riguardavano il rifiuto dei genitori per motivi religiosi del trattamento medico, incluso il riferimento ad un caso specifico relativo al sangue e a un Testimone di Geova, fatto che l'opuscolo omette.[127]

Da questi esempi emergono con chiarezza i precedenti secondo i quali i tribunali hanno ordinato di trasfondere i minori anche contro la volontà dei loro genitori.[128]

Così i genitori Testimoni di Geova possono essere sorpresi nell'apprendere che i precedenti negano il loro supposto“diritto”di fare dei loro figli dei martiri.[129]

4. L'eritropoietina agisce “Con grande rapidità"


L'opuscolo informa i suoi lettori che i medici possono somministrare l'eritropoietina, che può aiutare una persona a sviluppare “molto rapidamente” i globuli rossi “ad un ritmo tre o quattro volte più rapido del normale”.[130]

Il lettore dell'opuscolo può concluderne che l'espressione “grande rapidità” applicata all'emergenza medica voglia dire pochi minuti o ore, ma non più di un giorno o due. Comunque, sono necessarie quattro o più settimane perché l'eritropoietina possa produrre quantità di globuli rossi tali da fare la differenza.[131]

La Società avrebbe potuto dire semplicemente “quattro settimane” invece di “grande rapidità”. Invece essa induce i suoi lettori a pensare che i globuli rossi possono essere prodotti “oggi o domani” quando, in realtà, ci vuole un mese.

5. Gli interventi chirurgici difficili sono più sicuri senza le trasfusioni


Molti interventi chirurgici non richiedono trasfusioni di sangue. Alcuni, quali il bypass coronarico, la sostituzione dell'anca o il trapianto di reni, la resezione epatica [chirurgia del fegato], e la prostatectomia totale [rimozione della prostata], sono a rischio più elevato.[132]

L'opuscolo asserisce che gli interventi senza sangue sono più sicuri e cita a sostegno uno studio di Dixon B. Kaufman riguardante il trapianto di rene: “I risultati complessivi indicano che la maggioranza dei [pazienti] testimoni di Geova può essere sottoposta con sicurezza ed efficacia a trapianto renale”.[133]

Molto di più dice comunque quella parte di informazione che la Società omette e che la accusa (in corsivo si riporta ciò che la Società ha citato):
I Testimoni di Geova mostrano una maggiore suscettibilità a episodi di rigetto. L'incidenza della percentuale complessiva di episodi primari di rigetto è stata del 77 per cento in tre mesi nei Testimoni di Geova contro il 44 per cento in 21 mesi nei gruppi di controllo. La conseguenza delle disfunzioni iniziali da trapianto totale per rigetto si è dimostrata particolarmente grave per i Testimoni di Geova che hanno sviluppato una grave anemia (Emoglobina (Hgb)* 4.5 per cento) - con la conseguenza di due decessi verificatisi nel sub gruppo con questa combinazione. I risultati complessivi indicano che la maggioranza dei pazienti testimoni di Geova può essere sottoposta con sicurezza ed efficacia a trapianto renale ma quelli anemici che sono soggetti ad episodi iniziali di rigetto rappresentano un gruppo ad elevato rischio in confronto agli altri pazienti.[134]

Poiché l'opuscolo dedica numerose pagine all'anemia, perché la Società non parla della percentuale quasi doppia di rigetto degli organi e non fornisce I necessari chiarimenti spiegando che “quelli anemici” sono un gruppo a rischio elevato?

Infine, l'opuscolo incoraggia i suoi lettori ad assumere un atteggiamento positivo,[135]

che è ovviamente un buon suggerimento per ogni persona che deve affrontare una situazione in cui la sua vita è in pericolo, ma è un suggerimento che dovrebbe essere accompagnato con quello di un più responsabile ascolto dei medici. Chi ha letto l'opuscolo probabilmente ritiene di essere stato “informato” e pronto a sottoscrivere le sue avanzate direttive mediche. Dopo tutto, la sua decisione di rifiutare le trasfusioni di sangue sarebbe in pieno e totale accordo con eminenti storici, scienziati ed esperti medici.

6. Sommario delle percentuali di sopravvivenza e
dell'errata presentazione delle alternative mediche


A questo punto si presenta la questione principale: dovrebbe essere consentito di potere invocare il risarcimento per danno da falsa rappresentazione alle vittime delle direttive sul sangue e alle loro famiglie che sono giunte alla conclusione che la Società rappresenta falsamente la storia e la scienza medica nella sua letteratura di indottrinamento? Un tribunale potrebbe anche ritenere che la singola falsa dichiarazione sia relativamente poco significativa. Ma, se si prendono tutte insieme, le false dichiarazioni hanno come risultato quello di ingannare i seguaci in merito alle reali prospettive mediche e storiche.

La Società inganna i suoi seguaci inducendoli a credere che le trasfusioni di sangue rendano incapace il sistema immunitario di combattere il cancro, quando ciò in effetti dipende solo dal tipo di cancro. Essa fa credere che vi siano medici che desidererebbero che tutti i chirurghi si convertano alla chirurgia senza sangue, quando in effetti tali medici riconoscono i benefici delle trasfusioni di sangue per chi ne ha un bisogno disperato. La Società “terrorizza” i suoi seguaci inducendoli a credere che accettare trasfusioni di sangue equivalga a contrarre una malattia contagiosa, quando i rischi effettivi vanno da uno su centinaia di migliaia fino ad alcuni milioni.

La Società poi “rassicura” dicendo che gli adulti e i neonati possono tollerare bassi livelli di emoglobina, nonostante la medicina insegni che una persona in buona salute ha per lo meno una probabilità su tre di non sopravvivere con un livello ematico inferiore a 7, con percentuali di sopravvivenza molto più basse per i gruppi ad alto rischio. La Società rassicura ingannevolmente i genitori dicendo che essi possono rifiutarsi legalmente di far sottoporre i loro figli ad una trasfusione citando casi che non sostengono in alcun modo tale asserzione. Inoltre essa non rivela mai ai suoi seguaci i rischi reali di morte quando i livelli del sangue si abbassano lentamente a causa dell’anemia, o rapidamente per emorragia.

Invece la Società dà l’impressione ai suoi lettori che a livelli molto bassi di emoglobina come quello di 1,8 si possa sopravvivere facilmente se si è sotto il controllo del medico giusto. Solo guardando gli effetti complessivi della letteratura della Società si può determinare se in essa vi sono delle false dichiarazioni che inducono un seguace ad accettare senza fare obiezioni gli argomenti da lei proposti che mettono a repentaglio la vita.

7. L’opuscolo Sangue nega quasi che si possano accettare

i componenti e le frazioni del sangue


L’aspetto più preoccupante dell’opuscolo è il pochissimo spazio che dedica alla libertà che la Società concede ai singoli Testimoni di assumere decisioni personali nell’accettare o meno componenti del sangue, modus operandiquesto in vigore già da parecchi anni prima della sua pubblicazione. La sezione dell’opuscolo intitolata “Valide alternative all’emotrasfusione”, collocata quasi all’inizio e che parla in dettaglio delle alternative mediche, inclusi gli espansori non sanguigni e le macchine cuore-polmone, è ovviamente il luogo appropriato nel quale parlare dei componenti del sangue.[136]

Poiché l’opuscolo include tale sezione, ad un tribunale potrebbe sembrare che la Società voglia elencare tutte, o per lo meno le alternative migliori per affrontare le perdite di sangue. Questa sezione, invece, omette qualsiasi discussione sui componenti del sangue. Inoltre, a pagina 18 dell’opuscolo, con riferimento ad un modulo di consenso tedesco, riafferma che i componenti del sangue non sono accettabili: “Come … Testimone di Geova, rifiuto categoricamente l’impiego di sangue o di emoderivati in relazione all’intervento a cui sarò sottoposto”.[137]

Comunque, in una frase a pagina 27 dell’opuscolo di 31 pagine, la società si contraddice affermando che il singolo Testimone di Geova può accettare i componenti del sangue.[138]

Così l’opuscolo risulta intenzionalmente ambiguo, se non contraddittorio, in quanto i componenti del sangue non sono mai menzionati nella sua sezione delle alternative mediche, assolutamente banditi nella sua sezione legale, tuttavia incomprensibilmente consentiti in una dichiarazione collocata verso la fine.

Molti professionisti medici e legali non sanno che la Società Torre di Guardia in effetti consente l’uso di componenti del sangue, inclusa l’emoglobina. Questo studio perciò esaminerà adesso se la Società non ha adeguatamente presentato ai suoi seguaci e agli altri il suo consenso all’utilizzazione dei componenti del sangue ed esaminerà inoltre le sue attuali direttive riguardanti i componenti del sangue.

La storia degli interventi della società relativi alle sue direttive sull’uso
del sangue rivela una buona dosa di mistificazione



Sin dal 1954 e fino agli inizi del 1974, la Società ha messo al bando molte frazioni del sangue.[139]

Nel 1958, vi fu la prima eccezione, secondo la quale gli anticorpi (come quelli del tetano, della rabbia e dell’avvelenamento da serpente) derivati dal sangue potevano essere accettati secondo il giudizio individuale.[140]

Nel 1961 e nel 1964, la Società tirò fuori un’altra eccezione, permettendo, sempre in base a scelte personali le vaccinazioni e i sieri derivati dal sangue.[141]

Questo cambiamento consentì ai Testimoni di affrontare con più facilità la vita sociale in quanto i loro figli potevano adesso frequentare le scuole pubbliche ed i loro missionari potevano essere vaccinati per svolgere il all’estero. Nel 1980 la Società cominciò a consentire le frazioni di plasma (come le immuno globuline e l’albumina), e nel 2000 cominciò opportunamente a consentire l’uso di tutti i componenti dei globuli rossi e del plasma.[142]

L’introduzione, sebbene non ampiamente pubblicizzata, di questa nuova disposizione riguardante l’uso del sangue, fu fonte di difficoltà sia per i suoi seguaci che per i non Testimoni i quali a quel punto non capivano più quale fosse la reale posizione della Società sull’argomento. È giusto riconoscere che la Società per ovviare all’inconveniente cominciò a pubblicare articoli su riviste mediche, a produrre video per la distribuzione alla comunità medica, e costituì comitati sanitari composti di esperti in materia allo scopo di diffondere le informazioni.[143]

Tuttavia, questi sforzi possono non risultare sufficienti se la media dei giudici, medici, infermieri, o Testimoni in effetti non comprende qual è la reale posizione della Società. Un tribunale potrebbe stabilire che la Società, dopo aver promosso direttive contro l’uso del sangue, ed averle successivamente modificate, ha l’obbligo nei confronti dei suoi associati di informarli debitamente dei cambiamenti.

In effetti, prima del 1975, ai Testimoni emofiliaci era permesso di ricevere un trattamento basato sul Fattore VIII, in quanto esso era considerato alla stregua di un farmaco e non di nutrimento a base di sangue.[144]

Il 27 febbraio 1975 fu comunque stabilito che i Testimoni emofiliaci non potevano più ricevere alcun elemento coagulante, incluso il Fattore VIII.[145]

Raymond Franz che a quel tempo era membro del Corpo Direttivo della Società, nel suo libro Crisi di coscienza spiega il caos interno che seguì a quel cambiamento di direttiva.[146]

Franz rivela che l’11 giugno 1975, quattro mesi dopo l’emanazione del divieto, la Società decise di consentire nuovamente agli emofiliaci di ricevere trattamenti a base di fattori coagulanti.[147]

Poiché, però, essa non desiderava pubblicizzare un cambiamento che aveva avuto luogo solo quattro mesi dopo il divieto, diede disposizioni affinché il personale della sede centrale contattasse individualmente i Testimoni emofiliaci.[148]

Secondo Franz, però, poiché alla sede centrale non possedevano registrazioni aggiornate, non sarebbe stato possibile contattare tutti i Testimoni emofiliaci a meno di coinvolgere e turbare gli anziani delle varie comunità.[149]

La Società così scelse di far trascorrere tre anni prima di rendere pubblicamente nota la sua nuova posizione relativa al permesso di far uso dei fattori di coagulazione.[150]

Per tutto quel tempo la Società lasciò che i Testimoni continuassero a credere erroneamente che il Fattore VIII fosse ancora proibito. Quanto sopra dimostra chiaramente che la Società è disposta a tutto nel tentativo di non rendere noti i suoi cambiamenti dottrinali alla massa dei suoi seguaci, anche a spese di quelli affetti da emofilia. Non pubblicando questo vitale cambiamento dottrinale in modo adeguato, la Società lasciò consapevolmente nell’ignoranza i suoi seguaci infermi. Come abbiamo detto in precedenza, parlando dell’argomento del non rendere note le cose, un tribunale potrebbe prendere in considerazione la natura del fatto non rivelato, la sua importanza, ed in che modo l’informazione è stata formalmente acquisita.

Il fatto che la Società avesse nuovamente permesso il trattamento per gli emofiliaci era d’importanza vitale per i Testimoni ammalati. E così come il bando originale era stato ufficialmente pubblicato sulla Torre di Guardia, di conseguenza anche la nuova disposizione avrebbe dovuto seguire lo stesso iter immediatamente dopo la decisione del cambiamento.

La direttiva della Società, fra gli anni ’50 e ’70 era quella del rifiuto assoluto del sangue intero, dei globuli rossi, dei globuli bianchi e del plasma, ma consentiva specifici e ben identificati prodotti del sangue, come il Fattore VIII ed i sieri. Nel 1981 la Società annunciò nell’edizione del 27 novembre 1981 del Journal of the American Medical Association (“JAMA”) la sua decisione in base alla quale era lasciato alla scelta individuale di ciascun Testimone l’uso di qualsiasi parte del sangue.[151]

La Torre di Guardia del 2004 ammise di aver comunicato a JAMA questa sua nuova disposizione.[152] La rivista ristampò l’articolo esattamente come era apparso su JAMA nell’edizione del 22 novembre 1982 di Svegliatevi! per informare i suoi seguaci in merito a questa chiarificazione delle sue direttive relative ai componenti del sangue.[153]
Ma è difficile pensare che la maggioranza dei Testimoni legga JAMA. Forse la Società fece l’annuncio riguardante l’articolo su JAMA del 1981 direttamente alle congregazioni locali, nel corso delle sue assemblee annuali, o medianti altri scritti non disponibili all’autore. Ad ogni modo, la Società avrebbe dovuto fare una dichiarazione simultanea e di ampia risonanza, e non attendere sette mesi prima di pubblicare il cambiamento sulla Torre di Guardia.

L’ex Testimone di Geova Diane Wilson, moglie di un anziano di una chiesa locale, spiega che l’annuncio della modifica della disposizione del 1982 e successivamente la spiegazione della Torre di Guardia del 1990, indusse la media dei Testimoni, inclusa se stessa, ad accettare solo le frazioni di plasma, poiché la Torre di Guardia di giugno 1982 ne riportava l’elenco. La Torre di Guardia del 1990 spiegava questo nuovo ragionamento dicendo che poiché i componenti del plasma venivano scambiati fra la madre ed il feto, ciò stava ad indicare che Geova Dio consentiva lo scambio fra esseri umani dei componenti del plasma.[154]

È degno di nota il fatto che la Società sembra ignorare che gli esseri umani si scambiano naturalmente i globuli rossi interi, sia nel caso dei gemelli ancora in ambiente intrauterino che fra il feto e sua madre nel corso del parto.[155]

Gli scienziati sono in grado adesso di isolare la frazione più importante dei globuli rossi: l’emoglobina. In parole semplici, l’emoglobina è ciò che fa del sangue il sangue; l’emoglobina è il vettore dell’ossigeno, e conservata nelle sacche, può essere utilizzata per la cura dei pazienti anemici o emorragici. L’emoglibina per la trasfusione umana è studiata e usata da 40 o 50 anni, sebbene con molte complicazioni che ne rendono poco pratico l’uso medico.[156]

Nel 1985, la divisione delle ricerche sul sangue dell’esercito degli Stati Uniti cominciò a effettuare ricerche al fine di sviluppare un uso più semplice dei prodotti a base di emoglobina necessari sui campi di battaglia in modo da poterli conservare per uno o due anni senza bisogno di refrigerazione.[157]

Nel 1992 la Società mise apertamente al bando l’emoglobina, componente che può essere isolato dai globuli rossi, collocandola assieme ai già proibiti plasma intero, globuli rossi e globuli bianchi.[158]

Nel 2000, La Torre di Guardia dichiarò che i Testimoni avrebbero potuto accettare qualunque frazione derivata dal sangue intero, facendo notare che la scienza medica aveva fatto progressi nella sua capacità di isolare i componenti secondari da quelli primari.[159]

L’articolo della Torre di Guardia del 2000 ometteva però di proposito di specificare se adesso era possibile usare l’emoglobina lasciando così assolutamente nell’ambiguità la questione se i Testimoni potevano adesso accettarla senza incorrere nel biasimo di Geova. Il 24 settembre 2000, il Sacramento Bee riferì che un membro del Comitato di Assistenza Sanitaria dei Testimoni di Geova aveva approvato l’uso dell’emoglobina per i Testimoni.[160]

La Torre di Guardia del 15 giugno 2004, facendo riferimento a disposizioni risalenti al 1981, ribadì nuovamente che i Testimoni possono accettare individualmente frazioni tratte da globuli rossi interi, ma fra di essi non menzionò l’emoglobina.[161]

Ad oggi, La Torre di Guardia non ha ancora reso pubblico in modo specifico il suo atteggiamento di tolleranza nei confronti dei Testimoni di Geova che accettano l’emoglobina, non chiarendo se la precedente direttiva non è adesso più in vigore.

Poniamo il caso che un Testimone abbia subito la perdita di un organo importante o forse sia anche morto per la mancanza di un’emoglobina sufficientemente ricca di ossigeno. In un caso del genere sembrerebbe che il paziente, i medici, ed anche gli anziani o non erano al corrente del fatto che la Società ora approva l’uso di trasfusioni di emoglobina o non condividevano tale posizione. Forse la decisione del paziente di rifiutare l’emoglobina si era basata sulla confusione risultante dagli articoli della Torre di Guardia pubblicati dal 1981 al 1995 che approvavano le frazioni di sangue intero, contraddette dalla Torre di Guardia del 1992 che affermava specificamente che i Testimoni di Geova non potevano accettare l’emoglobina. La decisione del paziente potrebbe anche non tenuto conto del Sacramento Bee del 24 settembre 2000.

Se l’emoglobina è in effetti approvata dalla Società, allora proprio per il fatto che essa non ha provveduto appropriatamente a rendere ampiamente disponibile l’informazione, il paziente sarebbe stato privato della libertà di scelta nel prendere una decisione a tutela della sua salute nell’ambito della sua facoltà di decidere entro i confini delle sue credenze.

Gli esempi precedenti riguardano omissioni che possono configurarsi in una dichiarazione ingannevole. Come abbiamo già detto in precedenza, gli elementi che un tribunale prende in considerazione sono l’importanza del fatto non rivelato, le relazioni fra le parti per le quali il fatto è rilevante, ed anche la possibilità che colui che ne è destinatario sia in grado di reperire altrove le informazioni. È improbabile che la maggior parte dei Testimoni ai quali la sede centrale non ha reso disponibili tali informazioni possa apprenderle leggendo JAMA o il Sacramento Bee per essere aggiornati così sulle decisioni più recenti.

Le attuali direttive sul sangue presentano ingannevolmente
lo stato dei fatti sulle frazioni consentite


È sorprendente che oggi la Società consenta ai suoi seguaci di accettare TUTTE le frazioni di sangue (“frazioni” o “componenti”) senza comminare sanzioni, con la premessa che ogni decisione individuale dev’essere attentamente ponderata.[162]

Attualmente, la Società descrive le frazioni di sangue con il termine “molto piccole” e omette di sottolineare il fatto che le frazioni consentite costituirebbero, se messe tutte insieme, il totale dell’intero volume del sangue dal quale provengono.[163]

Nel 1990, periodo in cui le frazioni erano consentite, la Società dichiarò che i Testimoni devono astenersi dal sangue sotto qualsiasi forma.[164]

Poiché la Società definisce le frazioni come molto piccole e prescrive che i Testimoni debbano astenersi dal sangue in qualsiasi forma, si può ragionevolmente dire che i Testimoni d’oggi rimarrebbero confusi se sapessero dell’attuale equivalenza fra il sangue intero e le frazioni consentite.
Se si mettono insieme tutte le frazioni, essi costituiscono un’unità di sangue intero, come è indicato nel grafico sottostante:

Percentuale del peso totale del sangue[165]


La vecchia letteratura della Società descrive il collegamento utilizzando cifre notevolmente diverse:
Awake! dell’8 gennaio 1954, pagina 24:
Ci viene detto che ci vogliono circa 160 cc. di sangue intero per avere sufficienti proteine del sangue o la “frazione” conosciuta come gamma globulina per una iniezione … chi è interessato all’aspetto scritturale noterà che il fatto che essa è costituita da sangue intero la colloca nella stessa categoria delle trasfusioni di sangue e quindi rientra nelle proibizioni di Geova circa l’immettere sangue nel sistema circolatorio.
The Watchtower del 15 giugno 1985, pagina 30:

Ogni unità del Fattore VIII è tratta dal plasma che è raccolto da circa 2.500 donatori di sangue. Sembra che con l’importazione di questo prodotto del sangue il virus dell’AIDS abbia contaminato le riserve inglesi[166]
Oggi, La Torre di Guardia del 15 giugno 2004 ammette che le frazioni sono derivate dal sangue, ma non rivela più che sono necessarie migliaia di unità di sangue per ottenerne una:

Trasfondendo solo determinati componenti, i medici potevano distribuire il sangue donato fra più pazienti, magari dando il plasma a un ferito e i globuli rossi a un altro … Ulteriori ricerche indicarono che da un componente del sangue, ad esempio il plasma, si potevano estrarre varie frazioni, che potevano essere date a un numero ancora maggiore di pazienti[167]

La scelta della Società di non informare i suoi lettori sulla grande quantità di sangue che è necessaria per produrre le frazioni che si possono accettare o il fatto che tali frazioni, se messe insieme, costituirebbero il sangue intero, può essere un tentativo di difendersi dai critici che mettono in dubbio la sua sincerità quando essa dice di astenersi dal sangue, o che al massimo ne utilizza solo piccolissime quantità.[168]

La Croce Rossa invita le persone a donare il sangue per poter soddisfare le esigenze dei Testimoni di Geova,[169] ed un particolare critico della Torre di Guardia paragona la politica della Società a quella che consentirebbe ad un Testimone di Geova di non comprare un camion intero, ma solo pezzo per pezzo.[170]

L’Autore ritiene che il messaggio che la Società vuole oggi trasmettere ai Testimoni, è che essi possono accettare le frazioni di sangue, cercando contemporaneamente di non alienarsi i Testimoni di vecchia data. Possiamo anche pensare che se la Società dovesse rimuovere il vecchio divieto, i Testimoni ne sarebbero fortemente turbati perché si renderebbero conto che la loro stessa esistenza è stata messa in pericolo senza alcun motivo. Inoltre, i non Testimoni molto probabilmente riterrebbero cinica una religione i cui responsabili fossero stati complici di molte morti premature e inutili.

Minimizzando la grandezza delle frazioni, la Società cerca di tranquillizzare i suoi seguaci affetti da malattie croniche che hanno bisogno di frazioni di sangue senza ammettere apertamente che il suo dogma tradizionale è stato abolito. Possiamo intendere tutto ciò anche come un segnale della disponibilità della Società di venire incontro alla scienza medica con una soluzione di compromesso per quanto riguarda l’uso delle frazioni.

Ad ogni modo, da parte della Torre di Guardia è certamente una mistificazione etichettare l’attuale disposizione sull’uso delle frazioni di sangue, definendole “molto piccole” in relazione al sangue intero, inganno questo che può indurre molti dei suoi seguaci a fraintendere l’estensione e la portata delle frazioni consentite. Se essi comprendessero effettivamente come stanno le cose, potrebbero mettere seriamente in discussione la più volte confermata credenza della Società sull’astenersi dal sangue e di rinunciare alle necessarie trasfusioni.

Si pone quindi la questione cruciale: “Cos’è sangue?” La Società definisce così i componenti “primari” del sangue: “Alla voce ‘composizione del sangue’, un manuale di pronto soccorso dice: “Il sangue ha diversi componenti: plasma, globuli rossi, globuli bianchi e piastrine” (Emercency care, 2001)”[171]

Il dott. Muramoto, un medico che ha scritto diversi articoli dove si mettono in discussione le direttive dei Testimoni di Geova sul sangue, ha scritto che se è vero che Emergency Care è un “manuale”, non è però un manuale autorevole di medicina, ma si usa soltanto nei corsi di EMT (Emercency Medical Treatment: Interventi di Pronto Soccorso)[172]

Il dott. Muramoto spiega che il sangue può essere definito in molti modi. I manuali di medicina definiscono tipicamente il sangue come “globuli rossi (45 per cento) e plasma (55 per cento)”, mentre i manuali di anatomia e di fisiologia basano la loro definizione sulla componente chimica: “acqua (80 per cento), emoglobina (15 per cento), albumina (2-3 per cento) e globuline (1-2 per cento).”[173]

Il dott. Muramoto riscontra un’analogia fra le differenti definizioni di sangue e quelle di cibo: alcuni usano la tradizionale piramide del cibo mentre altri “usano quelle di proteine, carboidrati, grassi, minerali, ecc.”.[174]

Il dott. Muramoto si chiede se la Società approverebbe le frazioni in modo diverso se accettasse definizioni differenti.[175]

Se la Società dovesse pubblicare le diverse definizioni, un Testimone ben informato potrebbe considerare l’emoglobina come sangue, ma accettabili le piastrine non consentite dalla Società in quanto esse sono comprese in quella che è definita una “piccola porzione” del sangue complessivo.[176]

Comunque, l’uso da parte della Società del “Manuale 2001” è specioso se esso ha indotto gran parte dei Testimoni a pensare erroneamente che la definizione della Società sia coerente con gli attuali e autorevoli testi di medicina.
La Società suggerisce ai suoi seguaci che prima di accettare le frazioni di sangue di valutare attentamente le conseguenze della loro decisione, per evitare che essa possa arrecare biasimo a loro stessi e inoltre ambiguamente scoraggia l’uso di frazioni di sangue che hanno un ruolo determinante nel “sostenere la vita”, o funzioni simili a quelle del sangue intero.[177]

Vale la pena di notare che la Società non fa il nome di nessuna delle frazioni di sangue che svolgono un ruolo utile al mantenimento in vita o funzioni paragonabili a quelle del sangue intero. Così i Testimoni sono indotti a credere erroneamente che le frazioni di sangue elencate non servano a sostenere la vita. La verità medica è che ogni frazione di sangue serve a mantenere in vita la persona che ne ha bisogno e che molte di tali frazioni svolgono funzioni simili a quelle del sangue intero. Per esempio, l’emoglobina trasporta ossigeno come i globuli rossi, e l’albumina, che deriva dal plasma, serve a mantenere la giusta pressione osmotica del sistema circolatorio.[178]

Anche le immunoglobuline, la cui funzione principale è quella di potenziare il sistema immunitario, hanno una funzione vitale per le persone afflitte da immuno deficienza e che sono soggette alla morte per cause interne o per un attacco batterico. Se ne può facilmente concludere che l’elenco elaborato dalla Società delle frazioni “vitali” lascia il Testimone infermo in una situazione precaria in base alla quale tutte le frazioni di sangue sono permesse, ma solo se non hanno la funzione di mantenere in vita.

In conclusione, la storia della Torre di Guardia è caratterizzata da un susseguirsi di mancate informazioni ai Testimoni sui cambiamenti da essa operati nell’ambito delle dottrine riguardanti il sangue. Oggi la Società presenta in modo ingannevole la questione se accettare o meno le frazioni di sangue con la sottovalutazione (1) della loro intima relazione con il sangue intero o con la parte corpuscolata del sangue; (2) del loro ruolo nel mantenere in vita; e (3) della loro accettazione da parte della comunità medica nell’ambito della definizione di sangue. Indubbiamente, la Società ha cambiato il suo biasimevole intendimento dei versetti biblici riguardanti l’astenersi dal sangue, ma, forse, non intende ancora ribaltare del tutto una credenza fondamentale, perché in tal modo sacrificherebbe probabilmente sia la sua reputazione che la lealtà dei suoi seguaci.

Le attuali direttive sul sangue contengono contraddizioni
sulle trasfusioni di sangue autologo


La Società non ha mai consentito ai suoi seguaci di conservare il loro stesso sangue in vista di un intervento chirurgico programmato (sangue autologo preoperatorio) poiché essa crede che il sangue, una volta fuori dal corpo, diviene impuro.[179]

Essa basa questa sua credenza su Levitico 17:13, 14 e Deuteronomio 12:24 e ritiene che una volta che il sangue abbia lasciato il corpo, esso non dovrebbe essere più usato, ma versato per terra e coperto con il terreno.[180]

Nel 1972 la Società applicò questa credenza all’emodiluizione (un nuova tecnica emergente mediante la quale una macchina esterna rimette in circolo il sangue del paziente dall’esterno del corpo) e mise al bando tale procedura.[181]

Ma all’inizio del 1983 la Società, contraddicendosi, approvò la terapia dell’emodiluizione, in quanto ora considerava la macchina un’estensione del sistema circolatorio.[182]

Degna di nota è La Torre di Guardia del 15 ottobre 2000 che amplia il permesso delle procedure mediche che prevedono l’uso del sangue extracorporeo, lasciando alla singola decisione personale se avvalersi di tecniche “in cui si preleva una certa quantità di sangue per marcarlo o aggiungervi un farmaco e poi reimmetterlo nel paziente … Il cristiano deve decidere da sé quale uso dovrà essere fatto del suo sangue nel corso di un intervento chirurgico, di un test o di una terapia d’uso corrente.”[183]

Sfortunatamente, la Società non definisce cosa vuol dire “quantità” o “terapia d’uso corrente”. Lo stesso articolo, comunque, ribadisce il vecchio divieto sulla conservazione del sangue autologo preoperatorio, che si preleva alcune settimane prima dell’intervento chirurgico, e dichiara che i Testimoni di Geova “si astengono dal sangue”.[184]

Il paziente è lasciato nell’incertezza. Geova Dio consentirebbe un prelievo di laboratorio di una indeterminata quantità di sangue, facendole percorrere una certa distanza, permetterebbe che ad essa siano aggiunte delle sostanze o che sia sottoposta a degli esami, e che successivamente venga reimmessa nel paziente, a patto che ciò sia “d’uso corrente”. Ma “d’uso corrente” evidentemente non può voler dire alcune settimane, come nel caso della conservazione del sangue preoperatorio.
I tribunali prendono in considerazione la sincerità di una credenza religiosa.[185]

La Società crede sinceramente che il sangue una volta che ha lasciato il corpo non deve essere usato nuovamente. Contrasta con ciò il fatto che la Società consente l’uso di frazioni di sangue, delle macchine per l’emodiluizione, e “le terapie d’uso corrente” di trasfusioni di sangue. Da parte della Società è ingannevole affermare che essa e i suoi seguaci si “astengono dal sangue”.

CONCLUSIONE


Nel corso del tempo le leggi cambiano. Un secolo fa non era consentito ad una persona far causa al governo, alle organizzazioni filantropiche, al proprio coniuge o ai suoi genitori. Oggi, governo, coniuge e genitori godono solo di una limitata protezione e le organizzazioni filantropiche hanno una protezione molto limitata quando si rendono colpevoli di malversazione. Storicamente, i tribunali sono sempre stati, e giustamente, riluttanti ad immischiarsi nelle questioni religiose, perché allo stato non spetta di intervenire in tale settore.

Ma, le cose adesso stanno cambiando a motivo dei recenti scandali di natura sessuale che si sono verificati nella chiesa.
Un tribunale dovrebbe permettere che le vittime (bambini e adulti le cui vite siano in pericolo) citino in giudizio la loro religione se essa ha presentato ingannevolmente sia (1) le sue proprie disposizioni interne che (2) ciò che dicono gli scrittori secolari per rafforzare la sua posizione dottrinale? Il giusto interesse dello stato nei confronti della vita e della libertà di religione dei suoi cittadini, deve andare di pari passo con un’accorta legislazione in materia di danni per permettere ad un Testimone che ha subito un danno di perseguire la Società per le sue ingannevoli rappresentazioni.

L’intervento avrebbe senso solo se fosse consentito alle parti danneggiate dai fatti presentati ingannevolmente o dalle omissioni di intervenire in giudizio. Ma se il giudizio prevedesse soltanto un risarcimento economico, alla religione sarebbe ancora consentito di operare perché nessuno sarebbe messo in carcere. I risarcimenti monetari dovrebbero essere commisurati al danno inflitto, e la miriade di sentenze sui danni medici potrebbe provvedere un’indicazione in quanto ai danni da risarcire in caso di perdita di una vita umana. Procedimento giudiziari del genere dovrebbero riguardare soltanto le convinzioni non religiose della Società Torre di Guardia relative a: (1) dichiarazioni ingannevoli attribuite a scrittori secolari e (2) non aver pienamente divulgato i suoi cambiamenti nelle direttive riguardanti terapie vitali basate sui componenti del sangue.

Se il fatto che la Società non ha adeguatamente informato i suoi seguaci sulle sue direttive relative al sangue, è estremamente riprovevole e si avvicina notevolmente alla definizione di frode, diventa molto più complicato assumerlo a base di una causa per danni perché intervenire sulla scelta della Società Torre di Guardia sul modo di divulgare le sue direttive potrebbe essere considerata un’interferenza dei tribunali nel giudicare decisioni che spettano all’ambito ecclesiastico.

Allo scopo di aumentare le possibilità di successo, l’avvocato del ricorrente dovrebbe articolare in modo chiaro tale vertenza nei confronti della Società, evidenziando l’inadeguata informazione delle sue direttive riguardanti il sangue e mettendo in rilievo tre punti: (1) la causa dovrebbe riguardare la non adeguata divulgazione delle informazioni; (2) la causa non intende attaccare la Società per le sue credenze religiose; ma, piuttosto, (3) la causa intende proteggere il diritto individuale del seguace al libero esercizio della sua fede religiosa mediante la richiesta alla Società del risarcimento di un danno dovuto alla sua insufficiente informazione delle direttive religiose nei confronti dei suoi aderenti.

Una causa basata sulla veracità della letteratura di indottrinamento è più efficace. Innanzitutto, la Società Torre di Guardia non dovrebbe avere bisogno del sostegno degli scrittori secolari per sostenere le sue credenze religiose. Ma se la Società nel suo opuscolo di indottrinamento presenta fatti che servono dichiaratamente allo scopo di fare delle scelte mediche importanti e cita scrittori terzi, questo fatto determina l’obbligo di provvedere una sinossi accurata e non deviante delle conclusioni degli scrittori medesimi. Così, le vittime che hanno riposto fiducia nelle argomentazioni poco accurate e probabilmente disoneste della Società, potrebbero perseguirla per aver falsamente rappresentato i contenuti degli scritti secolari e, ove applicabile, per aver mancato di diffondere in maniera appropriata le sue direttive sul sangue.

Note:

[88] Salvare la vita col sangue: in che modo?, 15-16.

[89] Ibid., 13.

[90] Ibid.

[91] Ibid., 14.

[92] Jerry Kolins, e Leo J. McCarthy, medici, Contemporary Transfusion Practice (American Association of Blood Banks) 1987), 12-13.

[93] Ibid.

[94] Salvare la vita col sangue: in che modo?, 14.

[95] Ibid.

[96] Ibid.

[97] Ibid.

[98] Ibid.

[99] Ibid.

[100] Kolins e McCarthy, Contemporary Transfusion Practice, 12-13.

[101] Salvare la vita col sangue: in che modo?, 15, in cui si citano P.J. Ho
well e P.A. Bomber, “Severe acute anaemia in a Jehovah’s Witness”, Anaesthesia 42 (Gennaio 1987): 44-48.

[102] Salvare la vita col sangue:  in che modo?, 14.

[103] Howell e Bomber, “Severe acute anaemia in a Jehovah’s Witness,” 44.

[104] Ibid.

[105] Ibid.

[106] Ibid.

[107] Ibid.

[108] Ibid.

[109] Salvare la vita col sangue: in che modo?, p. 15. Citazione. Howell e Bomber, “Severe acute anaemia in a Jehovah’s Witness,” 44.

[110] Howell e Bomber, “Severe acute anaemia in a Jehovah’s Witness,” 47.

[111] J.L. Carson et al., « Effect of anaemia and cardiovascular disease on surgical mortality and morbidity, »Lancet 348 (1996); 1055-60,

[112] Ibid.

[113] Disponibile in rete nel sito: http://www.americasblood.org/index.cfm?
fuseaction=display.showPage&pageID=129, che cita The Tansfusion Tigger – Indications for Red Cell Therapy 2, n. 3 (novembre 1999), (fornito da Your Indipendent, Nonprofit Community Blood Center insieme a America’s Blood Center; in cui si cita “American Society of Anesthesiologists Task Force on Blood Component Therapy. Practice guidelines for blood component therapy,” Anesthesiology 84 (1996): 732-47.

[114] Salvare la vita col sangue: in che modo?, p. 14, dove si cita uno studio del dott. James Stockman III nel numero di febbraio 1986 di Pediatric Clinics of North America.

[115] Dott. James A. Stockman III, “Anemia of Prematurity Current Concepts In the Issues of When to Transfuse,” Pediatric Clinics of North America 33, n. 1 (febbraio 1986): 111, 125-26; ma l’articolo sottolinea che “Non è stato dimostrato in modo inequivocabile che l’apnea migliori dopo le trasfusioni.”

[116] Ibid.

[117] Salvare la vita col sangue: in che modo?, p. 12.

[118] Dott. Stockman III, “Anemia of Prematurity Current Concepts in the Issue of When to Trasfuse”, 111.

[119] Ibid., pp. 125-126.

[120] Ibid.

[121] Jehovah’s Witnesses of Washington v. King County Hospital, 278 F. Supp. 488 (W.D. Wash. 1976) affirmed390 U.S. (1968) (L’azione giudiziaria tendeva a stabilire che lo Stato può ordinare trasfusioni di sangue ai minori nonostante le obiezioni dei loro genitori); In the Matter of Baby Girl Newton, 1990 De Ch. Lexis 48 (Del. Ch. Apr. 24, 1990) (Caso non ancora pubblicato) (Il Tribunale ritenne che fosse diritto dello Stato quello di ordinare una trasfusione di sangue per un neonato prematuro e anemico di due giorni di vita.); Muhlenberg Hospital v. Patterson, 128 N.J. Super 498 (N.J. Super. Ct. 1974) (Il Tribunale consentì la trasfusione ad un neonato di sei giorni in quanto così si sarebbero potuti prevenire gravi danni alla sua salute.).

[122] Salvare la vita col sangue: in che modo?, 21-22.

[123] Ibid.

[124] Parham v. J.R., 442 U.S. 584 (1979).

[125] Parham v. J.R. 442 U.S. 584 (1979) at 624, in cui si menziona il caso Prince v. Massachussetts, 321 U.S. 158 (1943).

[126] In re Hofbauer, 47 N.Y. 2d 648 at 655 (NY Ct. of Appeal 1979).

[127] Ibid.; se ne parla in re Sampson, 37 A.D. 2d 558 (Corte Suprema di New York, Divisione d’Appello, Terzo Dipartimento, 28 giugno 1971) (Il Tribunale stabilì che ci si trovava di fronte ad un caso di negligenza nei confronti del figlio perché la madre Testimone di Geova aveva negato il permesso di sottoporlo ad una trasfusione di sangue).

[128] Jehovah’s Witnesses of Washington v. King County Hospital, 278 F. Supp. 488 (W.D. Wash. 1967) affirmed 390 U.S. 598 (1968); Novak v. Cobb County Kennestone Hosp. Auth., 74 F.3d 1173, (11th Cir. 1996); In the Matter of Baby Girl Newton, 1990 De. Ch. Lexis 48 (Del. Ch. 24 Apr. 1990) (Caso non ancora pubblicato) ; In re McCauley, 409 Mass. 134 Baum, 490 S.W. 2d 839 (Tex. App. Houston 1st Dist. 1990).

[129] Prince v. Massachussetts, 321 U.S. 158 (1943).

[130] Salvare la vita col sangue: in che modo?, 15.

[131] Disponibile in rete al sito: http://www.myeloma.org.uk/pdf/Erythro.PDF.

[132] Disponibile in rete al sito: http://www.bloodbook.comautolog-3.html

[133] Salvare la vita col sangue: in che modo?, 16 (dove si cita Dixon B. Kaufman, “A single-Center Experience of Renal Transplantation in Thirteen Jehovah’s Witnesses”, Transplantation 45 (6 giugno 1988): 1046.

[134] Kaufman, “A single-Center Experience of Renal Transplantation in Thirteen Jehovah Witnesses
”, 1046.

[135] Salvare la vita col sangue: in che modo?, 27.

[136] Salvare la vita col sangue: in che modo? p. 14.

[137] Ibid., p. 18

[138] Ibid., p. 27. Citazione da “I Testimoni di Geova: Una sfida sotto l’aspetto etico-chirurgico”, JAMA del 27 novembre 1981, volume 246, n. 21, pagine 2471, 2472, “L’intendimento religioso dei Testimoni, però, non vieta categoricamente l’uso di parti come albumina, immunoglobuline e preparati per l’emofilia; ciascun Testimone deciderà personalmente se accettarli”.

[139] Awake! (8 gennaio 1954), p. 24, (“Ci viene detto che sono sufficienti 650 cc. di sangue intero per provvedere bastanti proteine del sangue o la “frazione” conosciuta come gamma globulina per una iniezione … Dal punto di vista scritturale va sottolineato che essendo costituita di sangue intero ciò equivale ad una trasfusione di sangue e quindi rientra tra le proibizioni di Geova relative all’assumere sangue”) Disponibile in rete nel sito: http://www.ajwrb.com/watchtower/data1.shtml; vedi anche Sangue, medicina e la legge di Dio(Watchtower Bible and Tract Society of Pennsylvania, 1969) p. 15: “In vista dei continui sviluppi nel campo della ricerca medica, si adottano di continuo nuovi trattamenti che richiedono l’uso di sangue e di parti che lo compongono.

Ma senza tenere conto del metodo per infonderlo nel corpo e si tratti di sangue intero o di una sostanza sanguigna, la legge di Dio rimane la stessa. Se è sangue ed è usato per nutrire o per sostenere la vita ha chiaramente vigore la legge divina; La Torre di Guardia 1° dicembre 1974, pp. 735, 736: “Si può pertanto vedere che i sieri (a differenza dei vaccini) contengono una frazione di sangue, benché piccolissima … che dire dunque dell’impiego di un siero contenente solo una minuta frazione di sangue e impiegato allo scopo di fornire una difesa supplementare contro qualche infezione e non impiegato allo scopo di svolgere la funzione svolta normalmente dal sangue che è quella di sostenere la vita? Crediamo che in questo caso debba decideere la coscienza di ciascun cristiano”.

[140] La Torre di Guardia del 15 giugno 1959,  p. 382 (Estratto ristampato in Awakening of a Jehovah’s Witness, di Wilson, p. 194), (“L’uso di elementi costitutivi del sangue per creare tali anticorpi, non è la stessa cosa che prendere sangue per bocca o mediante trasfusione … Benché Dio non abbia inteso che l’uomo contaminasse il proprio circolo sanguigno con … elementi costitutivi del sangue, non sembra che questo possa essere incluso nell’espressa proibizione di Dio riguardo al sangue come cibo. Sarebbe quindi questione di scelta individuale se una persona accettasse tali tipi di medicamento o no”)

[141] La Torre di Guardia (1° giugno 1962, p. 351) Estratto ristampato in Awakening of a Jehovah’s Witness, di Wilson, 190) (“In quanto  all’uso di vaccini e di altre sostanze che per essere preparati richiedono in certo modo l’uso del sangue … Sarebbe perciò questione di scelta individuale”); La Torre di Guardia (1° maggio 1965, p. 682) (Estratto ristampato in Awakening of a Jehovah’s Witness, di Wilson, 190) (“L’inoculazione comunque è una circostanza praticamente inevitabile in alcuni settori della società, e quindi lasciamo alla coscienza dell’individuo decidere se accettare o no”)

[142] Svegliatevi! (22 novembre 1982, p. 25 (Estratto ristampato in Awakening of a Jehovah’s Witness, di Wilson, 196) (“L’intendimento religioso dei Testimoni, però, non vieta categoricamente l’uso di parti come albumina, immunoglobuline e preparati per l’emofilia; ciascun Testimone deciderà personalmente se accettarli.”); vedi anche La Torre di Guardia del 1° giugno 1990, pp. 30, 31 (Estratto pubblicato in Awakening of a Jehovah’s Witness, di Wilson, p. 194) (“ Un caso che si presenta spesso è quello delle proteine del plasma: globuline, albumina e fibrinogeno …

Nella donna incinta vi è un meccanismo attivo … alcune frazioni proteiche del plasma passino naturalmente nel sistema circolatorio di un altro individuo (il feto) può essere un altro elemento da prendere in considerazione quando un cristiano decide se accettare o no iniezioni di immunoglobuline o di analoghe frazioni del plasma … ciascuno deve decidere personalmente dinanzi a Dio”); La Torre di Guardia del 15 giugno 2000, p. 30 (Estratto ristampato in Wilson, Awakening of a Jehovah’s Witness, 194)(“Proprio come dal plasma sanguigno si possono ricavare varie frazioni, così anche dagli altri componenti principali (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine) si possono  isolare delle parti più piccole … Il cristiano dovrebbe accettare queste frazioni per scopi terapeutici? … Il cristiano deve decidere secondo la propria coscienza dinanzi a Dio”)

[144] Raymond Franz, Crisi di coscienza, Edizioni Dehoniane, Napoli 1988, pp. 161, 162.

[145] Svegliatevi! 8 agosto 1975, p. 29 (“Certi “fattori” coagulanti ricavati dal sangue sono ora estesamente impiegati nella cura dell’emofilia, affezione che causa emorragie incontrollabili. Comunque, quelli a cui è somministrata questa cura corrono un altro rischio mortale: Il settimanale medico svizzero Schweizer Med Wochenschrift riferisce che quasi il 40 per cento del 113 emofiliaci esaminati erano affetti da epatite. “Tutti questi pazienti avevano ricevuto sangue intero, plasma o derivati del sangue contenenti [i fattori]”, osserva la relazione. Certo, i veri cristiani non impiegano questo pericoloso trattamento, dando ascolto al comando biblico di astenersi dal sangue”); (disponibile in rete nel sito: http://www.ajwrb.org/watchtower/data1.shtml.

[146] Franz, Crisi di coscienza, pp. 161, 162.

[147] Ibid.

[148] Ibid.

[149] Ibid.

[150] La Torre di Guardia 1° novembre 1978, pp. 29-31 (“Che dire però di accettare iniezioni di sieri per combattere malattie, come … l’emofilia? … Pare che rientrino in una ‘zona grigia’ … Quindi si ritiene che ciascuno debba risolvere personalmente tale questione”)

[151] “Lasciatevi guidare dall’Iddio vivente”, La Torre di Guardia del 15 giugno 2004, pp. 19, 21 (“[I Testimoni di Geova] prepararono un articolo che fu pubblicato nella rivista dell’Associazione Medica Americana (The Journal of the American Medical Association) … ‘Pur non essendo questi versetti espressi in termini medici, per i Testimoni essi escludono la trasfusione di sangue intero, di eritrociti concentrati e di plasma, nonché la somministrazione di globuli bianchi e di piastrine. L’intendimento religioso dei Testimoni, però, non vieta categoricamente l’uso di parti come albumina, immunoglobuline e preparati per l’emofilia; ciascun Testimone deciderà personalmente se accettarli”)

[152] Ibid.

[153] Svegliatevi! 22 novembre 1982: “Pur non essendo questi versetti espressi in termini medici, per i Testimoni essi escludono la trasfusione di sangue intero, di eritrociti concentrati e di plasma, nonché la somministrazione di globuli bianchi e di piastrine. L’intendimento religioso dei Testimoni, però, non vieta categoricamente l’uso di parti come albumina, immunoglobuline e preparati per l’emofilia; ciascun Testimone deciderà personalmente se accettarli” Disponibile in rete nel sito: http://www.jwfiles.com/blood.htm

[154] Svegliatevi! 22 novembre 1982, p. 25 (Estratto ristampato in Awakening of a Jehovah’s Witness, di Wilson). L’intendimento religioso dei Testimoni, però, non vieta categoricamente l’uso di parti come albumina, immunoglobuline e preparati per l’emofilia; ciascun Testimone deciderà personalmente se accettarli; vedi ancheLa Torre di Guardia del 1 giugno 1990, pp. 30, 31: “Un caso che si presenta spesso è quello delle proteine del plasma: globuline, albumina e fibrinogeno…Nella donna incinta vi è un meccanismo attivo in virtù del quale … alcune frazioni proteiche del plasma passino naturalmente nel sistema circolatorio di un altro individuo (il feto) può essere un altro elemento da prendere in considerazione quando un cristiano decide se accettare … frazioni del plasma … Ciascuno deve decidere personalmente dinanzi a Dio.

[155] Andrew W. Lusk, “Geova Dio consente le naturali trasfusioni di sangue intero e ne provvede degli esempi”, disponibile in rete nel sito: http://www.geocities.com/osarsif/twins.htm; e in http://users.rcn.com/jkimball.ma.ultranet/BiologyPages/B/BloodGroups.html (“Durante il parto, vi è spesso un passaggio di globuli rossi del neonato nel sistema circolatorio della madre”).

[158] “Domande dai lettori”, La Torre di Guardia del 15 ottobre 1992, p. 31: “Sarebbe ovviamente giusto evitare prodotti la cui etichetta indicasse la presenza di sangue, plasma sanguigno, plasma, globina (o globulina), o ferro ricavato dall’emoglobina (o dalla globina)”. Vedi http://www.ajwrb.org/basic/hemopure.shtml.

[159] “Domande dai lettori”, La Torre di Guardia del 15 giugno 2000, pp. 29,30: “Altri cristiani decidono in maniera diversa. Anch’essi rifiutano le trasfusioni di sangue intero e di globuli rossi, globuli bianchi, piastrine e plasma. Tuttavia possono acconsentire che un medico li curi con una frazione estratta da uno dei componenti principali”. Vedi http://www.jwfiles.com/blood-WT6-15-00.htm.

[160] Vedi http://ajwrb.org/basic/hemopure.shtml. (“Secondo quanto riportato in un articolo del 24 settembre del Sacramento Bee, un paziente è stato recentemente trasfuso con Hemopure®, una soluzione purissima di emoglobina trasportatrice di ossigeno ottenuta da frazioni di sangue bovino (di vacca) e prodotta dalla Biopure Corporation. Dorsey Griffith, che si occupa della pagina medica del Bee, afferma che Gregory Brown, rappresentante del Comitato di assistenza Sanitaria dei Testimoni di Geova, ha approvato l’uso della soluzione portatrice di ossigeno che fu trasfusa nel paziente, Jose Orduño. L’articolo sottolinea che: “Quando Orduño  si risvegliò dal suo sonno farmacologico dopo circa un mese dall’inizio della sua dura prova c’era Angelica con lui … Sua sorella gli raccontò dell’incidente, di quanto fosse stato vicino alla morte, e del farmaco prodotto dal sangue bovino che gli aveva salvato la vita”).

[161] “Lasciatevi guidare dall’Iddio vivente” La Torre di Guardia 15 giugno 2004 (“Già decenni fa i testimoni di Geova chiarirono la loro posizione. Per esempio, prepararono un articolo che fu pubblicato nella rivista dell’Associazione Medica Americana … Pur non essendo questi versetti espressi in termini medici, per i Testimoni essi escludono la trasfusione di sangue intero, di eritrociti concentrati e di plasma, nonché la somministrazione di globuli bianchi e di piastrine … L’intendimento religioso dei Testimoni però non vieta categoricamente l’uso di parti come albumina, immunoglobuline e preparati per l’emofilia … Dal 1981 ad oggi sono state isolate molte frazioni … A beneficio dei milioni di lettori odierni, la risposta [della Torre di Guardia del 15 giugno 2000] è stata ristampata alle pagine 29-31 di questa rivista. Include vari dettagli e argomentazioni, ma noterete che ciò che dice concorda in sostanza con quanto detto nel 1981.”)

[162] “Lasciatevi guidare dall’Iddio vivente”, p. 24 (“In relazione alle frazioni di sangue, alcuni fanno questo ragionamento: ‘È una questione di coscienza, per cui decidere in un modo o nell’altro non fa nessuna differenza. Questo ragionamento è sbagliato. Il fatto che una cosa sia una questione di coscienza non significa che sia irrilevante. Può essere una questione molto seria. Un motivo è che può influire su altri la cui coscienza differisce dalla nostra … Il cristiano deve preoccuparsi di non ‘ferire le coscienze che sono deboli’. Se fa inciampare altri, potrebbe ‘rovinare suo fratello per amore del quale Cristo è morto’ e peccare contro Cristo. Perciò, anche se le questioni riguardanti minuscole frazioni del sangue rientrano nel campo delle decisioni personali, sono decisioni che vanno prese molto seriamente”)

[163] “Lasciatevi guidare dall’Iddio vivente”, p. 23 (“Alcuni sono giunti alla conclusione che in effetti queste minuscole frazioni non sono più sangue e quindi non rientrano nel comando di ‘astenersi dal sangue’”)

[164] “La sostanza più pericolosa”. La Torre di Guardia del 15 luglio 1990, p. 30.

[167] “Lasciatevi guidare dall’Iddio vivente”, p. 21

[169] Lo slogan della Croce Rossa americana (“Devono essere donate grandi quantità di sangue dai non Testimoni di Geova per provvedere tutte le frazioni di sangue ed i farmaci usati dai Testimoni di Geova e dai loro figli. Vi preghiamo di aiutarci a rifornire le nostre provviste – donate il sangue”), è disponibile in rete nel sito: http://ajwrb.org/links/index.shtml.

[170] Autore sconosciuto, http://www.ajwrb.org/forbidden.shtml (“Troviamo qui un’analogia: È come se si dicesse, “vedi quel camion, è stato rubato e tu non puoi comprarlo, ma se qualcuno lo smantella, non è più un camion, sono solo parti di camion e puoi comprare quelle che desideri. Comunque, il motore, la trasmissione, la radio e i freni a disco sono speciali. Essi sono componenti ‘primari’ del camion (cioè i globuli rossi, i globuli bianchi, le piastrine ed il plasma). Non puoi ottenere tali componenti ‘primari’ a meno che tu prima non ne completi lo smantellamento. Se lo fai allora li puoi comprare”.)

[171] “Lasciatevi guidare dall’Iddio vivente”, p. 21

[172] dott. Osamu Muramoto, “La Società Torre di Guardia ridefinisce le linee guida per l’uso dei prodotti a base di sangue”, (in risposta all’articolo della Torre di Guardia del 15 giugno 2004 “Date il giusto valore al dono della vita” e “Lasciatevi guidare dall’Iddio vivente”), disponibile in rete al sito: http://www.jwic.com/wt-blood-6-15-04.htm.

[173] Ibid.

[174] Ibid.

[175] Ibid.

[176] dott. Muramoto, “La Società Torre di Guardia ridefinisce le linee guida per l’uso dei prodotti del sangue”. Vedi anche Osama Muramoto, “Bioethics of the refusal of blood by Jehovah’s Witnesses; part. 1. Should bioethical deliberation consider dissidents views?,” Journal Medical Ethics 24 (Agosto 1998): 228 (“É una sottile ironia che la maggioranza dei Testimoni di Geova non sappiano che l’albumina (uno dei componenti consentiti) costituisce il 2,2 per cento del volume del sangue, mentre i globuli bianchi e le piastrine (componenti vietati) costituiscono rispettivamente l’1 e lo 0,17 per cento”).

[177] “Siate guidati dall’Iddio vivente”, La Torre di Guardia del 15 giugno 2004 (“Il fatto che una cosa sia una questione di coscienza non significa che sia irrilevante. Può essere una questione molto seria. Un motivo è che può influire su altri la cui coscienza differisce dalla nostra … Il cristiano deve preoccuparsi di non ‘ferire le coscienze che sono deboli’. Se fa inciampare altri, potrebbe ‘rovinare suo fratello per amore del quale Cristo è morto’ e peccare contro Cristo. Perciò, anche se le questioni riguardanti minuscole frazioni del sangue rientrano nel campo delle decisioni personali, sono decisioni che vanno prese molto seriamente”).

[178] Vedi http://www.austin.cc.tx.us/~emeyerth/hemoglob.htm (“La funzione primaria dell’emoglobina (Hb) è quella di trasportare ossigeno”); disponibile in rete nel sito: http://www.albumin-therapy.com/us/en/pdf/slidekit/AlbuminSlides_pharm.pdf (“L’albumina è responsabile al 70-80% della pressione osmotica del plasma.”)

[179] La Torre di Guardia del 15 maggio 1960, p. 319 (“Quindi prelevando il sangue di una persona, conservandolo  e poi iniettandolo di nuovo alla stessa persona, si violerebbero i princìpi scritturali che regolano l’uso del sangue … Ma se il sangue fosse conservato, anche per breve tempo, questa sarebbe una violazione delle Scritture”), disponibile in rete nel sito: www.ajwrb.org/watchtower/data1.shtml; vedi anche Sangue, medicina e la legge di Dio (Watchtower Bible and Tract Society of New York, 1969, p. 15): “I maturi cristiani … non pensano che se prendono parte del loro sangue conservato per la trasfusione, sia più accettevole del sangue di un’altra persona”; La Torre di Guardia 1° novembre 1978, p. 30, Domande dai lettori; La Torre di Guardia  del 1° marzo 1989, p. 30, Domande dai lettori.

[180] La Torre di Guardia del 1° novembre 1978: “Quindi, se il personale medico suggerisce al cristiano di farsi prelevare un po’ di sangue da depositare in una banca del sangue per essere poi utilizzato nelle trasfusioni, il cristiano può seguire la guida della Bibbia per comportarsi in modo giusto … il sangue tolto doveva essere versato sulla terra come l’acqua, per mostrare che era di Dio e che non doveva servire a sostenere la vita di una creatura terrena (Deut. 12:24); La Torre di Guardia 1° marzo 1989, p. 30: “Leggiamo che quando un cacciatore uccideva un animale per mangiarlo ‘ne doveva versare il sangue e lo doveva coprire di polvere’ (Levitico 17:13, 14; Deuteronomio 12:22-24). Pertanto il sangue non andava usato per altri scopi”.

[181] “Uno sguardo al mondo” Svegliatevi! 22 settembre 1972, pp. 28, 29: “Gli uomini di scienza escogitano di continuo nuovi metodi per compiere operazioni chirurgiche. The Journal of the American Medical Association, in  data 15 novembre 1971, descrisse un modo di operare a cuore aperto con l’impiego della ‘emodiluizione separata’. All’inizio dell’operazione si raccoglie una grande quantità di sangue in un sacco di plastica. Nonostante che il sacco sia tenuto collegato al paziente mediante un tubo, il sangue estratto e conservato non circola più nel sistema del paziente.

Esso è sostituito con un espansore del volume plasmatico, che diluisce il sangue rimasto nelle vene e gradualmente si dissipa durante l’operazione. Verso la fine dell’operazione il sangue conservato nel sacco è sollevato, e il sangue conservato viene reinfuso nel paziente … Questa tecniche sono degne di  nota per i cristiani, giacché vanno contro la Parola di Dio. La Bibbia mostra che il sangue non dev’essere estratto dal corpo, conservato e poi usato di nuovo in seguito”.

[182] Svegliatevi! 8 settembre 1983, p. 11 (Citazione tratta dal giornale medico italiano Tempo Medico[dicembre 1980]: “È su questa base e non solo per venire incontro alle esigenze dei Testimoni, che Denton Cooley opera da oltre sette anni a cuore aperto limitando al massimo le trasfusioni, che vengono sostituite con la pratica dell’emodiluizione, consistente nel diluire il sangue del paziente.

Se il metodo dava eccellenti risultati già allora, e in interventi limite come quelli che prevedono la circolazione extracorporea, fa un po’ meraviglia che esso non si sia esteso alla chirurgia più corrente”. Disponibile in rete al sito:
http://www.ajwrb.org/watchtower/data1.shtml; Domande dai lettori, 15 ottobre 2000, pp. 30, 31: “Per esempio, in certe metodiche chirurgiche si ricorre all’emodiluizione: parte del sangue viene deviata dal corpo e quella che resta al paziente viene diluita. In seguito il suo sangue che si trova nel circuito extracorporeo gli viene reinfuso, portando così i valori ematici a livelli vicini alla norma … Un’altra tecnica consiste nel convogliare il sangue in un macchinario che svolge temporaneamente la funzione assolta normalmente da organi del corpo … Dalla macchina poi il sangue viene restituito al paziente …

I particolari possono variare e sicuramente col tempo verranno messe a punto nuove tecniche, trattamenti e test. Non sta a noi esaminare ogni variante e decidere in merito. Il cristiano deve decidere da sé quale uso dovrà essere fatto del suo sangue nel corso di un intervento chirurgico, di un test o di una terapia d’uso corrente”.

[183] Domande dai lettori. La Torre di Guardia del 15 ottobre 2000, p. 31.

[184] Domande dai lettori. La Torre di Guardia del 15 ottobre 2000, p. 30: “A volte i medici invitano il paziente a depositare il proprio sangue settimane prima dell’intervento (donazione preoperatoria di sangue autologo, il cosiddetto predeposito), così che in caso di bisogno possa essergli trasfuso il suo sangue conservato. Ma questa procedura, consistente nel prelevare il sangue, conservarlo e reinfonderlo contraddice apertamente quanto è detto in Levitico e in Deuteronomio. Il sangue non deve essere conservato, ma versato, restituendolo per così dire a Dio … i testimoni di Geova rispettano i princìpi che Dio vi incorporò e sono determinati ad ‘astenersi dal sangue’. Perciò non donano sangue né depositano il proprio sangue perché venga loro trasfuso in un secondo tempo invece di ‘versarlo’. Questa pratica è in contrasto con la legge di Dio.”)

[185] Frazee v. Illinois Dept. Of Unemployement Security, 489 U.S. (1989); United states v. Seeger, 380 U.S. (1965).


 
   
       
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Crisi di coscienza,
Fedeltà a Dio
o alla propria religione?
Di Raymond Franz,
già membro del
Corpo Direttivo
dei Testimoni di Geova
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